POBEDONOSCEV, Konstantin Petrovič

Enciclopedia Italiana (1935)

POBEDONOSCEV, Konstantin Petrovič

Fritz Epstein

Statista russo, nato il 18 novembre 1827 a Mosca, morto il 10 marzo 1907. Nel 1846-1865 impiegato alla sezione moscovita del senato, nel 1859 professore di diritto civile e di procedura civile nell'università di Mosca. Chiamato a insegnare giurisprudenza ai figli maggiori di Alessandro II, si trasferì nel 1865 a Pietroburgo.

Fu poi al Ministero della giustizia e nel 1872 fu nominato membro del consiglio dell'impero.

Procuratore superiore del Santo Sinodo dall'aprile 1880, divenne sotto Alessandro III e agl'inizî del regno di Nicola II uno dei più influenti consiglieri reazionarî della politica interna degli zar.

Il P. si creò secondo lo spirito slavofilo un'immagine ideale del popolo russo e della vecchia cultura russa. Di tendenze mistiche (tradusse l'Imitazione di Cristo di Tommaso da Kempis) ispirandosi a un cristianesimo legato al popolo russo, alla chiesa ortodossa e a una forma assoluta di governo, il P. sostenne l'unità della Chiesa e della potenza zarista. Mostrò un assoluto spirito d'intolleranza verso i settarî russi, verso gli ortodossi uniti e i cattolici in Polonia, Lituania e nella Piccola Russia, verso la chiesa luterana nelle Provincie Baltiche. Nemico del razionalismo liberale occidentale, scrupolosissimo nella scelta dei suoi mezzi, assolutamente disinteressato, conservatore logicamente conseguente, lottò accanitamente contro i progetti di costituzione, l'istituzione dei giurati, la libertà di stampa, ecc. L'esistenza storica dell'autocrazia gli serviva da argomento principale nel sostenere la sua esigenza di un dispotismo illimitato. Vagheggiava come ideale uno stato di struttura patriarcale, basato sull'incondizionata dedizione dell'individuo religioso alla totalità.

Tra le sue pubblieazioni si possono citare le seguenti: Kurs graždanskago prava (Corso di dir. civ., 1868; 5ª ed., 1895); Moskovskij sbornik (Raccolta moscovita, 1896), in cui la civiltà occidentale è sottoposta ad aspra critica; scrisse inoltre su riviste varie a proposito della servitù della gleba, di argomenti giuridici svariati, ecc.

Bibl.: F. Steinmann e E. Hurwicz, K. P. P., der Staatsmann der Reaktion unter Alexander III., Königsberg 1933; M. N. Pokrovskij, K. P. P., in Enc. slovar' Granat, XXXII (1915), pp. 380-85; A. A. Kizevetter, in Na čuzoj storone, IV (1924), pp. 257-81; J. Slavík, in Slovanský Přehled, XXIV (1932), pp. 207-14, 257-63.

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