RUSSELL, Kurt

Enciclopedia del Cinema (2004)

Russell, Kurt (propr. Kurt Vogel)

Grazia Paganelli

Attore cinematografico statunitense, nato a Springfield (Massachusetts) il 17 marzo 1951. Dotato di una straordinaria abilità nel passare con disinvoltura dalla commedia al cinema d'azione, R. ha saputo imporsi a partire dagli anni Ottanta con personaggi riconducibili alla figura dell'eroe atipico, il più delle volte duro e introverso ma spesso non privo di una personale dose di ironia.

La sua carriera è iniziata precocemente. La prima apparizione, tra i protagonisti della serie televisiva inglese Sugarfoot (1957), gli valse un contratto di dieci anni con la Disney che gli permise di comparire in una ventina di lavori, sia per il cinema sia per la televisione. Il più celebre resta It happened at the world's fair (1963; Bionde, rosse, brune…), diretto da Norman Taurog e pensato per Elvis Presley, la cui presenza assicurò al film un grande successo di pubblico. E proprio il celebre cantante era destinato a diventare una costante nella vita artistica di R., a partire dal celeberrimo Elvis (1979; Elvis, il re del rock), film biografico sulla vita del grande cantante (impersonato da R.) doppiamente importante perché ha segnato l'inizio della lunga collaborazione dell'attore con il regista John Carpenter.Gli anni Ottanta sono stati i più intensi per R. in quanto lo hanno visto protagonista di film di grande rilievo internazionale. In Used cars (1980; La fantastica sfida), di Robert Zemeckis, R. è un brillante e spregiudicato piazzista di auto usate e il film appare una feroce critica della provincia statunitense. Proprio in quel periodo si è consolidato il sodalizio con Carpenter, il regista che più di tutti ha saputo valorizzare il suo talento, a partire da Escape from New York (1981; 1997 ‒ Fuga da New York), ove appare nel ruolo divenuto leggendario di Snake Plissken, pluridecorato ex tenente dell'aeronautica, in prigione per rapina, cui viene affidato l'arduo compito di salvare il presidente degli Stati Uniti catturato dai detenuti del penitenziario di massima sicurezza in cui è stata trasformata Manhattan. Stessa storia e stessa tagliente ironia per il sequel Escape from L.A. (1996; Fuga da Los Angeles), in cui il personaggio di Plissken approfondisce i motivi e le forme della sua ribellione. Sempre di Carpenter sono The thing (1982; La cosa), ambientato nelle lande desolate dell'Antartico dove il protagonista, lo stesso R, assiste impotente alla strage dei suoi compagni provocata da un essere alieno, e lo straordinario Big trouble in Little China (1986; Grosso guaio a Chinatown) che ripropone tutti gli elementi del cinema carpenteriano e del lavoro d'attore compiuto da R., splendidamente cambiati di segno. Ancora nella prima metà degli anni Ottanta è stato protagonista di Swing shift (1984; Swing shift ‒ Tempo di swing) di Jonathan Demme e ha lavorato con il regista Roger Spottiswoode nel film sarcastico e nostalgico, ambientato nel mondo del football, The best of times (1986; Tempi migliori), al fianco di Robin Williams.

A partire dagli anni Novanta, dopo alcuni film di successo come Backdraft (1991; Fuoco assassino) di Ron Howard, Unlawful entry (1992; Abuso di potere) di Jonathan Kaplan, Stargate (1994) di Roland Emmerich, e Breakdown (1997; Breakdown ‒ La trappola) di Jonathan Mostow, R. ha interpretato 3000 miles to Graceland (2001; La rapina) di Demian Lichtenstein, tornando sui luoghi di Elvis Presley, mentre, accanto a Tom Cruise, è stato uno psicoanalista nel thriller Vanilla sky (2001) di Cameron Crowe e un poliziotto corrotto in Dark blue (2002; Indagini sporche) di Ron Shelton.

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