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lacca

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Chimica

Gomma naturale di varia natura (gommalacca; l. del Giappone; l. rossa ecc.), che ha la proprietà di indurire all’aria dando superfici lisce, brillanti, trasparenti o colorate. L. del Giappone Latice che si estrae incidendo il tronco di Rhus vernicifera coltivata in Giappone e in Cina. Ha la consistenza del miele, colore grigiastro; viene filtrata a pressione attraverso sacchetti di cotone o di canapa per separarla dai corpi estranei (l. depurata); allora assume aspetto pastoso, colore tendente al bruno. Può essere addizionata a oli essiccativi, a pigmenti colorati ecc. per preparare una numerosa varietà di vernici colorate; in commercio si trova in fusti, in tavolette, in mattonelle ecc. Colori a l. Sostanze colorate formate da un colorante organico, naturale o artificiale, fissato (chimicamente o no) su di un supporto, per lo più inorganico. Chimicamente la l. è un composto di coordinazione, spesso molto stabile e insolubile, di coloranti con parecchi ioni metallici (ferro, stagno, cromo, alluminio). La formazione delle l. nelle tinture a mordente è generalmente preceduta dalla precipitazione del metallo all’interno delle fibre del tessuto da colorare. Per fare ciò si parte in genere dagli acetati solubili dei metalli trivalenti di formula Me(OCOCH3)3 che vengono idrolizzati a caldo in sali basici o idrossidi insolubili Me(OCOCH3)2(OH), Me(OCOCH3)(OH)2 e Me(OH)3. Il tessuto imbevuto nella soluzione di acetato dopo essiccamento viene trattato con vapore e i sali insolubili formatisi restano trattenuti al suo interno per poi reagire con i coloranti (fissaggio chimico) e formare le lacche.

Arte

Diffusa in tutto l’Oriente, la l. è applicata soprattutto su suppellettili sacre e domestiche. Gli oggetti lavorati a l. hanno nucleo per lo più di legno sottile, rivestito di carta speciale o di seta o di sfilacci di canapa, su cui si stendono vari strati di l. poi levigati con pomice. La decorazione si esegue generalmente in pittura, liscia o in rilievo, ricoperta con strati di vernice trasparente. Vi si applica oro in foglia, in polvere, o in lamine. Le l. sono anche incrostate con lamine di altri metalli, di avorio, di madreperla, decorate con corallo o conchiglie. Ve ne sono con rilievi scolpiti, con intagli praticati nella l. o sul legno prima della laccatura, con graffiti. Le cosiddette l. cancellate (dette suri hagashi dai Giapponesi) consistono in sottili velature di rosso evanescenti su fondo nero. Altre risultano dalla sovrapposizione di strati di vari colori, in trasparenza. La l. si usava comunemente in Cina al principio della dinastia Han (206 a.C. - 25 d.C.). La l. secca (chia chu), ideata nel 4° sec. d.C., o, secondo alcuni autori, con la dinastia Sung (960-1279), e praticata in Cina fino al 14° sec., consisteva nel modellare statue con stoffe imbevute di lacca posta su un sostegno di argilla. Le parti più fini di tali statue erano eseguite in gesso, poi coperte di l.: quando questa era completamente secca, si svuotava la statua della sua anima di argilla. Dalle l. della dinastia Tang (618-906 d.C.) l’arte continuò a perfezionarsi. Sono famose le l. intagliate rosso-brune di Fuchow, quelle in alto rilievo del Chechiang, quelle rivestite di madreperla del Chianghsi. Molto solide sono le l. a uso del palazzo imperiale della dinastia Sung (960-1279 d.C.). Nuovo impulso all’arte della l. fu dato dalla creazione nel 1680 della fabbrica del palazzo imperiale di Pechino, attiva fino al 1795. Le l. dipinte di Canton, prodotte fin dal 14° sec., si sono diffuse in Europa specie nel 18° e 19° secolo. Sono notevoli le l. moderne di Fuchow e di Chengtu.

I Giapponesi importarono l’arte della l. dalla Cina attraverso la Corea. I più antichi oggetti sono conservati nei templi e consistono soprattutto in reliquiari e custodie di scritti sacri. Nella seconda metà del 15° sec., con Kōami, Sōami e i loro seguaci iniziarono le l. d’oro in rilievo e i fondi di avventurina, divenuti poi comuni. La produzione raggiunse le più alte vette nel 17° e 18° secolo. Tra i laccatori più celebri: Köetsu e il suo allievo Söetsu, il pittore Kōrin (l. su fondi d’oro opaco), Ritsuō e il suo allievo Hanzan (applicazioni di rilievi in l. su fondi di legni naturali), i Koma e i Kajikawa (l. nere e arancioni con decorazioni in oro), Kyūhaku Koma (l. su fondi cangianti in rosso e oro), Masanari Shiomi e Yamamoto Shunshō, ai quali dobbiamo lo stile togidashi (disegni delicatissimi ricavati su fondi scuri). Nel 19° sec. operò Shibata Zeshin (l. dorate).

Botanica

Sorta di vernice lucida che riveste, su una o entrambe le pagine, foglie, perciò dette laccate. La l. deriva da ghiandole epidermiche, da un tessuto ipodermico o da peli ghiandolari; la sua presenza costituisce un adattamento per ridurre la traspirazione e riflettere parte della radiazione solare incidente. Piante con foglie laccate si trovano nelle regioni semidesertiche; perule laccate si hanno, per es., nell’ippocastano e nel pioppo nero.

Vedi anche
coloranti Composti chimici che, fissandosi su un supporto (da soli o per mezzo di opportuni mordenti), gli conferiscono una determinata colorazione. Le sostanze coloranti devono essere solubili o disperdibili per poter penetrare e permeare il supporto. 1. Cenni storici L’impiego di coloranti vegetali o animali ... pigmento Sostanza in grado di conferire colore al suo supporto. biologia I pigmento biologici sono un gruppo di sostanze chimiche presenti nelle cellule sotto forma di granuli, gocce o cristalli, che conferiscono ai tessuti degli animali e delle piante le varie colorazioni acquisite in seguito a fenomeni adattivi ... Corea Penisola dell’Asia orientale, situata tra il Mar del Giappone (E) e il Mar Giallo (O). Il nome deriva dall’appellativo della dinastia indigena di Koryo (10°-14° sec.). Da quello della successiva dinastia (14°-20° sec.) deriva invece il nome ufficiale, Chöson (giapp. Chósen «freschezza del mattino»). 1. ... arte In senso lato, ogni capacità di agire o di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, quindi anche l’insieme delle regole e dei procedimenti per svolgere un’attività umana in vista di determinati risultati.  ● Il concetto di arte come tèchne, complesso ...
Categorie
  • ANATOMIA MORFOLOGIA CITOLOGIA in Botanica
  • CHIMICA ORGANICA in Chimica
  • ARTI MINORI in Arti visive
Tag
  • COMPOSTO DI COORDINAZIONE
  • GOMMA NATURALE
  • PIOPPO NERO
  • IDROLIZZATI
  • MADREPERLA
Altri risultati per lacca
  • LACCHE
    Enciclopedia Italiana (1933)
    Fabrizio CORTESI Carlo Alberto PETRUCCI Alessandro BERETTA * Giovanni Vacca Con lo stesso nome lacca (dal persiano lāk, ind. lākh "lacca rossa") si designano tre prodotti fra loro diversi e cioè: il succo lattiginoso ottenuto dalla Rhus vernicifera D. C., la cosiddetta lacca del Giappone; la sostanza ...
Vocabolario
lacca³
lacca3 lacca3 s. f. [dal lat. mediev. lacca, che è dall’arabo lakk, di origine pers.; cfr. sanscr. lākśā o rākśā]. – 1. a. Denominazione comune di sostanze colorate di varia origine; in partic., l. vegetale (o l. del Giappone o anche, impropriam.,...
lacca¹
lacca1 lacca1 s. f. [dal germ. lahhā], ant. – Luogo cavo e scosceso, ripiano scavato nel monte, valletta. Dante chiama una volta quarta lacca (Inf. VII, 16) il 4° cerchio dell’Inferno (Così scendemmo ne la quarta lacca), e altrove (Purg....
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