SCUTARI, Lago di

Enciclopedia Italiana (1936)

SCUTARI, Lago di (A. T., 76 bis)

Roberto ALMAGIA
Edgardo BALDI

È il più grande bacino lacustre della penisola balcanica, coprendo un'area (media) di 361,7 kmq., notevolmente superiore perciò al lago di Ochrida.

È all'altezza di 6 m. s. m., e in gran parte ricopre una o più cavità carsiche insinuate fra due catene calcaree e separate dal mare da una soglia, sulla quale poggiano le alluvioni dei due fiumi Drin e Boiana. Era certamente un tempo assai più esteso, specie a N., dove il suo principale immissario, la Moraca, ne ha tutto colmato un lembo trasformandolo in una bassa pianura, in gran parte acquitrinosa. Una lunga appendice s'insinua a NE. Emissario ne è la Boiana. Il lago ha piccola profondità (massima 7 m.), tranne in buche isolate (ponore) delle quali alcune raggiungono i 13-14 m., una tocca i 44. È soggetto a oscillazioni di livello, specialmente allorché è in piena la Drinassa (braccio col quale il Drin immette nella Boiana), le cui acque talvolta, non potendo rapidamente smaltirsi nella Boiana, rifluiscono verso il lago. La superficie totale del bacino imbrifero del lago è di 4134,2 kmq. Il lago è tagliato irregolarmente dal confine albanese-iugoslavo: resta all'Albania solo la riva meridionale e gran parte della riva orientale, fino alla suindicata appendice di NE., tagliata in mezzo dal confine (circa 120 kmq. in territorio albanese). Scutari è il maggior centro del lago, in territorio albanese; in territorio iugoslavo, invece, sul corno nordoccidentale del lago, che viene rapidamente restringendosi, si trova Virpazar.

Il lago è assai pescoso: la pesca vi si esercita con speciali battelli piatti e allungati detti in albanese londre; il pesce viene trasportato alla foce della Boiana e alimenta una modesta esportazione. La navigazione a vapore, che prima della guerra si esercitava tra Scutari e Virpazar, non è ancora riattivata.

Fauna. - La scarsa profondità, le rive spesso incerte, l'impaludamento del perilimnio in più tratti, con lo sviluppo di estesi nufareti e fragmiteti, le oscillazioni stesse del livello e quindi del perimetro, conferiscono al lago una fisionomia quasi stagnale; la porzione nordorientale in particolare si presenta come un braccio paludoso esteso per una decina di chilometri. Le rive sono ricche di vegetazione; l'acqua, azzurro verdastra, pochissimo trasparente, è facilmente intorbidata dal sollevamento di materiale melmoso dal fondo, causato da burrasche anche lievi. La popolazione planctonica, animale e vegetale, è abbondantissima; la pescosità, di conseguenza, elevata.

Cespite principale della pesca, attuata ancora rudimentalmente, sono i cefali (muggini) e l'Alburnus scoranza. Il fitoplancton è straordinariamente abbondante e costituito da una curiosa mescolanza di forme di alto lago e di forme stagnali. Il plancton a crostacei offre similmente forme nettamente pelagiche e forme rivierasche.

Bibl.: J. Cvijć, Die grossen Seen der Balkanhalbinsel, Belgrado 1902 (83 misure di profondità); K. Hassert, Der Skutarisee und seine Umgebung, in Globus, LXII; K. Peucker, The Lakes of the Balkan Peninsula, in Geogr. Journ., XXI (1903); Ministero dell'agricoltura e delle acque (della Iugoslavia), Catalogo dei corsi d'acqua del Regno dei Serbi, Croati e Sloveni, Sarajevo 1924 (in serbo).