NIASSA, Lago

Enciclopedia Italiana (1934)

NIASSA, Lago (ingl. Nyasa; port. Nyassa; A. T., 118-119)

Riccardo RICCARDI
Edgardo BALDI

Lago dell'Africa orientale, che occupa parte della sezione più meridionale della grande fossa estafricana (v. africa); è lungo 550 km. e largo dai 24 agli 80 km., ha una superficie di 26.500 kmq. e un perimetro di circa 1500 km. (sviluppo della costa, 2,7); il livello delle sue acque, che non presenta forti oscillazioni (m. 0,75) tra una stagione e l'altra, si trova a circa 460 m. s. m. Poiché la massima profondità è di 785 m., esso forma una criptodepressione di oltre 300 m. La profondità media è stata calcolata a 273 m. e il volume delle acque a 8400 kmc.

A nord i monti Konde, formati da rocce eruttive recenti, s'innalzano a 2986 m. nel Rungwe e dividono il lago Niassa dalla fossa del lago Rukwa e dalla fossa del fiume Ruaha; verso sud la fossa del Niassa si continua con quella percorsa dallo Shiré, emissario del lago e afluente dello Zambesi. A ovest e a est il lago è chiuso tra alte masse montuose (a nord-est i Monti Livingstone raggiungono quasi i 3000 m.), che scendono sulle sue rive con ripide scarpate. La costa, sulla quale possono osservarsi antiche linee di spiaggia, che testimoniano delle variazioni di livello subite dal lago nel corso dei secoli, si presenta generalmente alta e importuosa; pochi sono gli ancoraggi (Domyra Bay, Karonga, Manda, Lumbira, Mwava, Fort Johnston) ben protetti contro le forti burrasche che sconvolgono, soprattutto da giugno a settembre, le acque del lago. Il vento predominante è l'aliseo di SE., che porta maggiori precipitazioni sulle coste occidentali che su quelle orientali. Benché in alcune zone le piogge siano superiori ai 2500 mm. annui, foreste dense si trovano soltanto nelle umide valli degl'immissarî del lago, numerosi ma brevi a causa della vicinanza alle coste dello spartiacque (bacino imbrifero, 65.000 kmq. soltanto); la vegetazione predominante è data da boschi e boscaglie con carattere xerofilo, e da praterie.

Sul lago Niassa si affacciano il protettorato britannico del Niassa (Nyasaland), il Territorio del Tanganica, mandato britannico, e l'Africa Orientale Portoghese (Mozambico). Esso può essere facilmente raggiunto mediante la ferrovia che da Quelimane, sull'Oceano Indiano, porta a Blantyre, il centro più notevole del Nyasaland, e quindi mediante automezzi, percorrendo la strada che da Blantyre va a Fort Johnston (197 km.). Sul lago vi sono attualmente sei vapori; un servizio mensile circumlacustre fa capo a Fort Johnston. Il primo battello a vapore che solcò le acque del Niassa fu varato nel 1875.

Del lago Niassa ebbero notizia i Portoghesi fino dal sec. XVI; Gaspar Bocarro sembra che ne abbia toccato l'estremità meridionale già nel 1616, ma di tale scoperta si perdette presto il ricordo, e il lago fu riscoperto soltanto nel 1859 (16 settembre) da David Livingstone.

Fauna. - Il lago Niassa condivide con i maggiori fra i grandi laghi della Great Rift Valley quelle condizioni che alcuni limnologi hanno voluto chiamare "oceaniche". La popolazione totale del Niassa comprende 361 specie sinora note, in 178 generi, con una percentuale generale di endemicità del 24%. La fauna protozoaria è ricca: quella a Rotiferi manifesta la maggior ricchezza fra i laghi circostanti. Nel Niassa i Poriferi contano una sola spongilla, gli Oligocheti tre specie di naidomorfi; i Tardigradi la sola forma endemica Macrobiotus tetronyx; gl'Idracnidi 8 generi con 14 specie. I Cladoceri, assenti nel Tanganica e nel Kivu, sono rappresentati nel Niassa da 20 generi con 30 specie tutte cosmopolite. Gli Ostracodi (9 generi con 17 specie) hanno una percentuale di endemicità del 47%, rispetto al 91% del Tanganica. Fra i pochi Branchiuri è endemica la Chonopeltis inermis. I Copepodi liberi contano 7 generi con 23 specie. I Crostacei superiori sono rappresentati da tre Brachiuri, fra i quali un Potamon è endemico, e da un atiide, la Caridina nilotica gracilipes. Particolare interesse offre la fauna a Molluschi: i Gasteropodi sono rappresentati da 6 famiglie, con 9 generi e 24 specie, di cui 10 endemiche. I Lamellibranchi contano tre famiglie con 4 generi e 13 specie di cui 7 endemiche (54%). La popolazione più interessante è quella dei Pesci, con 7 famiglie, 25 generi, di cui 5 endemici, tutti i generi endemici appartengono alla famiglia dei Ciclidi che è anche la più riccamente rappresentata (38 specie di cui 31 endemiche); seguono i Ciprinidi con 13 specie e 10 endemiche, i Siluridi con 5 specie e una endemica, i Mastacembelidi con un'unica specie endemica; i Mormiridi contano 4 specie; Caracinidi e Ciprinodontidi una specie. Il lago possiede testuggini acquatiche trionicidi (Sternothaerus sinuatus e Cycloderma frenatum). Un anfibio (Xenopus mülleri), il coccodrillo nilotico e due ippopotami (Aonyx capensis e Lutra maculicollis) completano la fauna a Vertebrati.

Bibl.: A. R. Andrew, Lake Nyasa, Londra 1884; A. Sharpe, Map of Lake Nyasa and the Upper Shire River, in Geogr. Journ., XII (1898); J. E. S. Moore, The Depth of Lake Nyasa, in Geogr. Journal, XIV (1899); G. Frey, Der Nyassasee und das deutsche Nyassaland, Berlino 1914. Per la fauna v. la bibl. in W. A. Cumington, The fauna of the Afrikan Lakes, in Proceed. Zool. Soc., Londra 1920.