Romano, Lalla

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Scrittrice italiana (Demonte 1906 - Milano 2001). Dopo l'esordio poetico (Fiore, 1941), si affermò come narratrice dalla vocazione insieme intimista e realista con il romanzo Maria (1953). Nel segno della memoria sono i successi della maturità (La penombra che abbiamo attraversato, 1964; Le parole tra noi leggère, 1969), ai quali è seguito un più spoglio autobiografismo (Inseparabile, 1981; Le lune di Hvar, 1991).

Vita e opere

Studiò a Torino, dove ebbe tra i suoi maestri L. Venturi e frequentò la scuola di F. Casorati, dedicandosi per alcuni anni alla pittura. Dopo un primo volume di poesie (Fiore; cui seguirono a distanza di anni L'autunno, 1955, e Giovane è il tempo, 1974) e la traduzione dei Tre racconti di Flaubert (1944), esordì nella prosa con i divertimenti onirici di Le metamorfosi (1951), affermandosi già con i romanzi Maria e Tetto murato (1957). Seguirono Diario di Grecia, 1960, L'uomo che parlava solo (1961). Dopo i successi della piena maturità (L'ospite, 1973; La villeggiante,1975; Una giovinezza inventata, 1979), la cifra sobria e analitica della sua poetica si accentuò ulteriormente in un più scarno autobiografismo (Nei mari estremi, 1987), affidato talvolta alla suggestiva testimonianza delle fotografie (Lettura di un'immagine, 1975; Romanzo di figure, 1986; La treccia di Tatiana, 1986; Nuovo romanzo di figure, 1997; Ritorno a Ponte Stura, 2000). A cura di C. Segre apparvero le Opere (2 voll., 1991-92). Accanto ai due racconti Un caso di coscienza (1992) e Ho sognato l'ospedale (1995), vanno ricordati: In vacanza col buon samaritano (1997); L'eterno presente: conversazione con Antonio Ria (1998), Tonino (1998); Dall'ombra (1999), in cui la scrittrice rievocò personaggi e passioni della sua vita, disegnando un fedele autoritratto. La sua opera poetica, edita e inedita, è raccolta in Poesie (a cura di C. Segre, 2001). Sono apparse postume le raccolte di versi Poesie (forse) utili (2002) e Poesie per Giovanni (2007).

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