Lambertazzi ‹-zzi›. - Famiglia bolognese, di parte ghibellina, avversaria dei guelfi Geremei; ma il nome di L. designò presto una fazione, un indirizzo politico. Il tentativo d'imporre la guerra contro gli Aigoni, guelfi di Modena, determinò una vera lotta civile contro i Geremei, che, avuta la meglio (1274), obbligarono i L. (circa 12.000) a lasciare la città e a rifugiarsi in Romagna. Ritornarono nel 1279, per la pacificazione coi Geremei voluta da Niccolò III, ma l'anno dopo furono ancora e definitivamente cacciati. I L. che più tardi si incontrano nella storia di Bologna appartengono all'antica famiglia, ma il nome non ha più alcun significato politico.
Antica e potente consorteria consolare fiorentina alla quale i cronisti (Malispini XXXII; Villani IV 1) hanno assegnato origini lontanissime, in consonanza con l'analogo intento di collegare il sorgere e lo sviluppo di Firenze con i fatti remoti della storia romana, oppure con le discese in Italia degl'imperatori ...
Celebre famiglia ghibellina di Bologna, in contrasto con quella dei Geremei, guelfa. Il nome, per indicare più una fazione che una famiglia, comincia nel 1217, in occasione di due schiere di crociati che in Bologna si formarono per aderire all'appello di Giovanni di Brienne. A capo dei LAMBERTAZZI si ...
rallignare v. intr. [comp. di r- e allignare] (aus. essere), non com. – Allignare di nuovo. In senso fig., e con la particella pron.: Quando in Bologna un Fabbro si ralligna? (Dante), quando rinascerà a Bologna un cittadino come Fabbro Lambertazzi?