LAVA

Enciclopedia Italiana (1933)

LAVA

Gaetano Ponte

. È la pasta ignea o magma, che erompe dai vulcani. Si distinguono due tipi principali di lave: le acide e le basiche. Le prime sono ricche di silice, molto viscose, si muovono lentamente anche sui pendii e formano cupole e domi nei crateri. Le lave basiche, come le basaltiche dell'Etna e le basanitiche del Vesuvio, sono povere di silice e perciò più fluide delle acide. Appena eruttate, la loro temperatura raramente supera i 1100°. La colata dell'Etna nel 1669, che arrivò fino a Catania e coprì una superficie di 38 kmq., fu calcolata del volume di 760.000.000 di mc. Le più grandi colate dell'epoca storica sono quelle del vulcano Mauna Loa delle Hawaii, tra cui quella del 1855 di kmc. 4,86.

Il Sapper calcola che la lava eruttata da tutti i vulcani subaerei del globo, dal 1500 a oggi, non superi i 50 kmc. e che i materiali clastici lanciati dalle esplosioni siano sei volte maggiori. Quando le lave basiche erompono in grande massa e presto si consolidano, ovvero straripano dalle colate per breve tratto, assumono la forma di cordami. Lave di tale aspetto sono frequenti sull'Etna e al Vesuvio e prendono il nome di lave a corda. Più frequenti sono le lave frammentarie, che si presentano sgretolate alla superficie in grandi e piccoli frantumi e sono caratteristiche delle colate a lento decorso. La velocità delle colate dipende dalla portata dell'efflusso lavico e dal terreno su cui si distendono. Le lunghe colate si ricoprono di una crosta lapidea; si forma un sacco dentro cui cola la lava che, incanalata in tal modo, si mantiene fluida nell'interno, sicché esercita una forte pressione verso la parte frontale consolidata, la quale si avanza con una valanga di pietre, che, rigettate ai fianchi della colata, formano degli argini rocciosi alti quasi quanto la fronte. In alcuni punti della colata la crosta del sacco lavico si rompe e si formano dei lastroni, che, sospinti dalla lava, si spostano e si accumulano irregola mente. Le colate basiche lasciano sui pendii delle gallerie di scolamento lavico, talvolta lunghe dei chilometri, frequenti sull'Etna, al Vesuvio e al Mauna Loa. Esse rendono il vulcano cavernoso e quando la lava penetra in tali gallerie forma delle colate sotterranee, finché va a sgorgare dai fianchi del vulcano anziché dal cratere centrale. Le lave si raffreddano lentamente e nei luoghi ove si accumulano in grande massa si mantengono calde parecchi anni. (V. vulcano).