Le province europee dell'Impero romano. Le province danubiano-balcaniche. Moesia Superior e Moesia Inferior: Naissus

Il Mondo dell'Archeologia (2004)

Le province europee dell'Impero romano. Le province danubiano-balcaniche. Moesia Superior e Moesia Inferior: Naissus

Sergio Rinaldi Tufi

Naissus

Città, la più importante della Moesia Inferior interna (Niš, in Serbia), situata sul corso del fiume Margus (Nišava), affluente di destra del Danubio, in corrispondenza di uno snodo stradale 239 km a sud di Singidunum (Belgrado), nel cuore della Penisola Balcanica.

Fu centro, in età preromana, della popolazione dei Dardani; quando questi ultimi furono sopraffatti dai Romani (fine I sec. a.C.) divenne sede di un castrum legionario, che sarebbe stato più tardi utilizzato fra l’altro da Domiziano come base per le operazioni in Dacia. Sul fiume, inoltre, era uno scalo della classis Flavia Moesica. Una fase di attività particolarmente intensa fu quella delle guerre marcomanniche di Marco Aurelio (165 d.C.), dopo la quale N. divenne municipium; all’epoca dei Severi era nota anche come sede di un importante allevamento di cavalli destinati soprattutto all’esercito danubiano. Teatro di uno scontro vittorioso dell’imperatore Claudio II con i Goti (269 d.C.), N. fu capitale, in età tardoantica, dell’effimera provincia di Dardania; diede i natali a Costantino e a Costanzo III. Soprattutto Costantino vi tornò spesso e vi fece costruire una grande residenza nell’area suburbana di Mediana. Dopo di lui tale residenza fu di volta in volta usata, o almeno visitata, da Costante, Costanzo II, Giuliano e altri imperatori. Distrutta dagli Unni nel 441 d.C., rivitalizzata per breve tempo all’epoca di Giustiniano, alla fine del VI sec. d.C. fu conquistata dagli Slavi.

Una parte delle mura della città antica è inglobata e riutilizzata nella fortezza turca di Niš; si conoscono, inoltre, resti di un edificio termale e di alcune domus, nonché di quattro chiese e di alcune tombe cristiane. Queste ultime si trovano nel sobborgo di Jagodin Mahala: databili al IV-VI sec. d.C., sono coperte a volta e recano tracce di pitture murali. I resti principali, però, sono quelli della residenza imperiale di Mediana, situati a 4 km dalla città sulla strada per Serdica (Sofia): si conservano alcuni ambienti mosaicati. Nel caravanserraglio è stato ricavato un museo che ospita iscrizioni, stele funerarie e altre sculture provenienti da nord e dalla regione: spicca una statua di bronzo di Giove rinvenuta nel fiume Nièava. Le ultime guerre balcaniche hanno causato notevoli danni.

Bibliografia

Vari contributi in ÖJh, 3 (1900), 12 (1909), 13 (1910).

L. Mirković, La nécropole paléochrétienne de Niè, in Archaeologia Jugoslavica, 2 (1956), pp. 85-100.

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