LEICESTER

Enciclopedia Italiana (1933)

LEICESTER (pr. Lestər; A. T., 47-48)

Arthur POHAM
Wallace E. WHITEHOUSE
Reginald Francis TREHARNE

Città principale e capitale del Leicestershire (Inghilterra), posta sulle due rive del fiume Soar. Nel 1931 era la 15ª città dell'Inghilterra, con una popolazione di 239.111 abitanti, cioè quasi metà di quella dell'intera contea, e una superficie di 21,72 kmq. Ha una posizione felicissima al centro della contea, mentre tutte le altre città sono situate quasi senza eccezione presso i confini, a distanza pressapoco eguale da Leicester, a cui sono unite da ottime comunicazioni stradali e ferroviarie. Leicester si può considerare in origine come un luogo fortificato degli antichi Britanni per controllare il passaggio del fiume. Di lì passava l'antica via romana, detta poi Fosse (o Foss) Way, e la città romana Ratae Coritanorum, che sostituì l'insediamento britannico, deve aver avuto grande magnificenza. Gli avanzi romani più considerevoli sono ricchi pavimenti a mosaico e un tratto delle mura cittadine. In epoca sassone, Legerceastre era sede vescovile, e tale rimase fino all'874; fu uno dei 5 "boroughs" dei Danesi e dopo l'occupazione normanna, secondo il Domesday Book, aveva 6 chiese, con una popolazione di circa 2000 ab. In seguito fu città fortificata, con un castello importante. Durante le guerre civili, Leicester si schierò col partito parlamentare e fu teatro di conflitti; la sua storia ulteriore è meno interessante. Fu elevata al grado di city nel 1919 e la sede vescovile vi venne ristabilita nel 1926.

La moderna Leicester è una città ben tenuta e in progresso, con istituzioni scolastiche e ricreative notevoli. Una nuova arteria, larga 25 m., è stata ora aperta attraverso la città. Benché città essenzialmente industriale, è pulita, ben costruita, con numerose piazze e bei parchi. I buoni mezzi di trasporto e la vicinanza dei distretti carboniferi del Leicestershire, del Derbyshire e dello Staffordshire, oltre all'abile attività dei cittadini, sono le cause principali del suo sviluppo recente. Le due principali industrie sono quelle della maglieria e della calzatura, oltre quella dei nastri elastici (90% della produzione totale nella Gran Bretagna) e numerose industrie sussidiarie, meccaniche e di costruzione di macchine, tintorie e manifatture di vestiario che dipendono in parte dalle due industrie fondamentali. Leicester è importante anche per la litografia e la produzione di strumenti scientifici. La sua posizione ne fa anche un mercato e centro d'affari per le numerose e svariate industrie di tutto il distretto circostante.

Monumenti. - Tra i monumenti la chiesa di S. Nicola, la più antica, costruita in parte con materiali romani, è romanica nella navata anteriore alla conquista normanna; la sua torre, pure romanica, è di un periodo un po' più recente. La chiesa di S. Maria de Castro ha coro di forme romaniche seriori, gotica la navata; quella di S. Martino, dal 1926 cattedrale, è in gran parte di stile gotico primitivo, con un coro in stile perpendicolare. Del castello, una volta fortezza assai importante, poco rimane, eccettuato il tumulo su cui stava il maschio, una parte della sala romanica incorporata nella County Hall (secolo XVIII) e un portone del 1322. Il palazzo municipale, in origine sala della corporazione del Corpus Christi, è un bell'edificio del sec. XVI. Il Museo e la Galleria delle belle arti contengono una bella collezione di antichità locali, sopra tutto romane, e pitture moderne d'importanza secondaria. Nulla più rimane dell'abbazia di Leicester, un tempo ricca e importante.

Bibl.: C. J. Billson, Mediaeval Leicester, Leicester 1920; S. H. Skillington, A Short History of Leicester, Londra 1924.

La contea di Leicester (Leicestershire). - Contea nella parte centro-orientale dell'Inghilterra, circondata dalle contee di Nottingham a N., di Lincoln a NE., di Rutland a E., di Northampton a SE., di Warwick a SO., di Stafford a O. e di Derby a NO. Sebbene il fiume Trent formi in parte il confine settentrionale e i fiumi Welland e Avon superiore (Warwickshire Avon) corrano lungo il confine meridionale, pure il Leicestershire è essenzialmente compreso nel bacino del fiume Soar, che con direzione N. attraversa la parte centrale della contea e sbocca nel Trent presso il confine settentrionale. Oltre il Soar, non vi sono altri fiumi importanti se si eccettui il Wreak, suo affluente di destra: la città di Leicester è posta proprio a monte della loro confluenza. Le poche pianure si trovano nella parte inferiore delle valli di questi due fiumi. Grande varietà offrono invece il rilievo e la struttura geologica. All'ingrosso, si può dire che la metà occidentale inferiore consti di marne e arenarie keuperiane, con strati carboniferi nel NO.; la metà orientale è costituita di rocce liassiche con lembi oolitici sui confini. Piccoli affioramenti isolati di rocce vulcaniche si trovano negli strati keuperiani, con estensioni più vaste nella Foresta di Charnwood. Ivi, a NO. della città di Leicester, è un frammento di uno dei più antichi gruppi montuosi dell'Inghilterra, le cui cime irregolari di ardesie, con intrusioni di granito, sienite e porfiroide, si elevano a 278 m. nel Bardon Hill, il punto più elevato della contea. Le rocce charniane sono estratte per la produzione di lavagna e di coti, mentre il monte Sorrel ha importanti cave di granito. Il carbone si estrae a Coalville (21.886 ab.) e a Moira. Il Lias inferiore fornisce materiale per la fabbricazione di calce e cemento idraulico a Barton-on-Soar. Nei dintorni di Melton Mowbray (10.437 ab.), situato sul fiume Wreak, vi sono ottimi terreni da caccia. Il suolo della contea è fertile e un tempo produceva notevoli quantità di grano, avena e orzo, ma oggi gran parte delle terre coltivabili sono messe a pascolo. Nella contea si alleva una razza speciale di ovini, i Leicester, e importante è anche la produzione di latticinî, tra i quali è rinomato il formaggio detto di Stilton (Huntingdonshire); essendo la parte centrale della contea attraversata da due linee ferroviarie, una grande quantità di latte viene spedita giornalmente a Londra. Oltre alle industrie accentrate nella città di Leicester, v'è la fusione di campane a Loughborough (26.945 ab.), Hinckley (ab. 16.030) ha delle tintorie, e a Croft, con i minuti prodotti della lavorazione di un granito locale, si fanno lastre artificiali per pavimenti. Su una superficie di 2156 kmq. la contea aveva nel 1931 una popolazione di 541.794 abitanti.

I conti di Leicester. - Il titolo di conte di Leicester fu concesso la prima volta a Roberto II di Beaumont (1104-1168) per avere sostenuto il re Stefano; in seguito egli divenne High Steward (gran maggiordomo), Justiciar (luogotenente) e consigliere di Enrico II. Suo figlio, Roberto III, aderì alla ribellione del 1173 e fu imprigionato e spogliato dei suoi beni, ma fu ristabilito nei suoi possessi nel 1179. Roberto IV morì nel 1204 senza lasciare discendenza maschile; ma avendo la sorella di lui, Amicia, sposato Simone II di Monfort, nel 1239 Enrico III concesse la dignità di conte di Leicester e la carica ereditaria di maggiordomo a Simone IV di Monfort, nipote di Amicia e Simone II. Dopo la sua morte a Evesham (1265), il titolo di conte fu conferito al figlio di Enrico III, Edmondo di Lancaster (1266) e venne a far parte della grande eredità dei Lancaster, ritornando in ultimo alla corona. La regina Elisabetta lo ristabilì per il suo favorito Robert Dudley (1564; v. sotto); il re Giacomo I per Robert Sidney, l'insigne guerriero, cortigiano e diplomatico (1618). Estintosi di nuovo alla morte del nipote di lui Filippo, il terzo di questa linea (1648), il titolo fu ristabilito per Giorgio, marchese Townshend, nel 1784, estinguendosi alla sua morte (1811); e poi (1837) per Tommaso Coke di Holkham, il quale morì senza lasciare discendenza maschile (1842).

Bibl.: G. E. C., Complete Peerage of England (edizione rivista a cura di V. Gibbs), Londra 1910 segg.; L. W. Vernon Harcourt, His Grace the Steward, Londra 1907.