LEIDA

Enciclopedia dell' Arte Antica (1961)

LEIDA (Leiden)

L. Byvanck
Quarles van Ufford

Città dei Paesi Bassi (prov. Zuid-Holland) la cui esistenza è documentata dal IX secolo, sede di una celebre università (fond. 1575) che ebbe grande splendore nei secoli XVII e XVIII.

Musei. - Il Rijksmuseum van Oudheden (Museo Naz. di Antichità) contiene collezioni di: 1) antichità egiziane, 2) antichità dell'Asia occidentale, 3) sculture greche e romane, 4) arti minori greche e romane, 5) antichità nazionali.

C. J. C. Reuvens (1793-1835), primo professore d'archeologia all'Università di L. (nel 1818) ricevette l'incarico di sistemare il "Gabinetto delle Antichità" dell'Università, che conteneva, a quell'epoca, antichità egiziane, greche e romane, monete e medaglioni, e una raccolta di gessi. Grazie all'assidua opera del suo primo direttore, il Gabinetto poté assumere l'aspetto d'un museo. Dopo Reuvens, il museo fu diretto dal 1835 al 1891 da C. Leemans, che si dedicò alla descrizione dei monumenti egiziani. Sotto la direzione di W. D. van Wijngaarden, la galleria egiziana e la galleria classica dell'attuale edificio (occupato nel 1918) sono state riorganizzate e modernizzate in modo eccellente. Dal 1959 la direzione del museo è affidata a A. Klasens.

1. Antichità egiziane. - Grazie alla liberalità del re Guglielmo I la raccolta egiziana fu arricchita con le collezioni di J. de l'Escluze di Bruges, di Maria Cimba di Livorno, di J. Anastasy di Alessandria e, dopo, con acquisti e donazioni. Ora la collezione egiziana è tra le migliori d'Europa. Dell'Antico Regno menzioniamo la mastaba (dono di A. E. H. Goekoop) e lo scriba; del Medio Regno, l'importante serie di stele; del Nuovo Regno i bassorilievi delle tombe di Pa-aten-em-heb, di Meri-Meri, di Haremhab.

2. La collezione dell'Asia occidentale, di mole alquanto modesta, contiene però alcune sculture di gran pregio, tra cui una testa in diorite di Ur-Ningirsu. Sono da citare anche alcuni bronzi del Luristan e una coppa fenicia di argento.

3. Alla base della collezione delle sculture greche e romane si trova la collezione privata di Gerardus Papenbroek, acquistata nei Paesi Bassi e poi lasciata per testamento all'Università di L. nel 1738 (essa comprende anche un sarcofago cristiano che fino al 1701 era di proprietà di Jan de Witt). Questa collezione è stata arricchita in seguito ai viaggi dei colonnelli Rottiers e Humbert in Grecia, Asia Minore, Italia e Africa settentrionale, viaggi intrapresi per ordine di Guglielmo I. Il museo possiede sculture da Utica, tra cui una statua di Tiberio e una statua di Traiano con la corazza. Tra le sculture greche menzioniamo il bassorilievo funebre d'una madre che tende le mani verso il proprio figlioletto (425 circa a. C.); il bassorilievo d'un ragazzo che gioca con un caguolino (ma quest'ultimo è scomparso in seguito ad un restauro; fine del IV sec.), numerosi bassorilievi funebri dell'epoca ellenistica - l'acquisto dei quali è dovuto a R. J. e a A. O. van Lennep, consoli a Smirne (1840-90) - la colossale testa, detta Dioniso di Leida, che proviene forse dalle sculture ornamentali del tempio di Didyma.

4. La collezione di ceramiche greche, iniziata dai suddetti viaggi di Rottiers e Humbert, deve alla generosità di Guglielmo I un certo numero di vasi attici provenienti dalla collezione di Luciano Bonaparte, principe di Canino (altri vasi della stessa provenienza furono acquistati dal Barone van Westreenen e si trovano ora all'Aia; cfr. A. W. Byvanck, Gids voor de bezoekers van het Museum Meermanno-Westreenianum, L'Aia 1912). Il vaso àpulo, detto "Vaas van de Stadhouder", era in possesso dei Principi di Orange dal XVIII secolo.

Per la collezione etrusca citiamo alcune urne cinerarie, vasi e bronzi (tra cui un maiale, un ragazzo con oca e altri bronzi, alcuni con iscrizioni dedicatorie) provenienti dalla Collezione Corazzi di Cortona; per le terrecotte, alcuni esemplari provenienti da Myrina e bei pezzi acquistati dalla Collezione Bachstitz.

5. La collezione delle antichità nazionali proviene dagli scavi effettuati fin dai tempi del Reuvens, poi da acquisti e da ritrovamenti fortuiti. Oltre ad una raccolta preistorica, comprende oggetti di vario genere dell'epoca romana. Il sarcofago di Simpelveld, decorato nell'interno della cassa, è un pezzo unico. Bisogna poi citare l'elmo d'oro trovato al Peel, lo scudo di Helden, gli oggetti d'oro di Heerlen e Wieuwerd.

Alcune antichità greco-indiane, che facevano parte della collezione dell'Università, sono state trasferite al Museo Etnografico.

Bibl.: P. A. A. Boeser, A. E. J. Holwerda, W. D. van Wijngaarden, Beschreibung der Äegyptischen Sammlung, I, 1909; XIV, 1932; J. P. J. Brants Beschrijving van de Klassieke Verzameling, I, Beldeen 1927; II, i: Grieksch vaatwerk 1930; Oudheidkundige Mededelingen uit het Rijksmuseum van Oudheden, I-VII, 1907-13, e N. S. I, 1920; XL, 1959.

(L. Byvanck - Quarles van Ufford)