Krier, Léon

Enciclopedia Italiana - VI Appendice (2000)

Krier, Léon

Livio Sacchi

Architetto e teorico dell'architettura lussemburghese, nato a Lussemburgo il 7 aprile 1946. Dopo gli studi alla Technische Hochschule di Stoccarda (1967-68), si è trasferito nel 1968 a Londra, dove, fino alla metà degli anni Settanta, ha lavorato nello studio di J. Stirling, collaborando, in particolare, ai progetti di concorso per la sede della società Siemens di Monaco (1969), per il centro civico di Derby (1970) e per l'ampliamento dell'abbazia di Echternach (1970). Dopo un breve periodo di collaborazione con J.P. Kleihues a Berlino (1971-72) ha aperto nel 1974 uno studio a Londra. Docente alla Architectural Association di Londra (1973-76), al Royal College of Art (1977) e in altre prestigiose università, ha ricoperto inoltre la carica di consigliere del principe di Galles per l'architettura e l'urbanistica. Ha quindi progettato il piano regolatore di Poundbury, a Dorchester in Dorset, commissionato dal Duchy of Cornwall Development (1985-95, con L. O'Connor e A. Baxter Associates). Fra i molti premi ricevuti sono da segnalare quello per l'architettura della città di Berlino (1975, vinto con il fratello Robert), la Jefferson Memorial Medal (1985) e il Chicago Award dell'American Institute of Architects (1987).

Rifiutando polemicamente la dimensione operativa e privilegiando invece l'elaborazione progettuale, è stato, oltre che uno degli esponenti di maggiore spicco della cosiddetta architettura 'disegnata' o 'di carta', la principale figura dell'ala fondamentalista dello storicismo postmoderno. Linea, quest'ultima, radicata nelle ricerche neorazionaliste degli anni Settanta, nell'intelligenza della storia della città europea e delle sue consolidate tipologie, nella critica dell'eredità del movimento moderno, nel confronto con la tradizione classicista precedente l'avvento della rivoluzione industriale, nel riesame delle aree meno esplorate della vicenda architettonica del Novecento.

K. ha partecipato a numerose mostre d'architettura fra cui: la xv Triennale di Milano (1973); Architectural models all'Institute for Architecture and Urban Studies di New York (1976); Dessins d'architecture al Centre Georges Pompidou di Parigi (1978); Léon Krier and Rita Wolff, ancora all'Institute for Architecture and Urban Studies (1978); la i Mostra internazionale di architettura della Biennale di Venezia (1980), dove ha realizzato una facciata della Strada Novissima e, all'interno del proprio spazio, ha ospitato i lavori di M. Culot; Léon Krier. La ricostruzione della città europea al Museo di Castelvecchio a Verona (1980); City segments al Walker Art Center di Minneapolis (1980), mostra che ha poi continuato a viaggiare negli Stati Uniti; Villas de Pline al Musée des Beaux Arts di Montréal e Model futures all'Institute of Contemporary Arts di Londra, entrambe nel 1983; Atlantis al Deutsches Architektur Museum di Francoforte (1987-88), poi a Stoccarda e Zurigo; Poundbury project al Victoria and Albert Museum di Londra (1989); Imago Luxemburgi alla Nieuwe Kerk di Amsterdam (1991), poi al Central Tejo/Museo de Electricidade di Lisbona (1992), mostra di cui K. ha curato anche l'allestimento.

Fra i progetti più significativi, nessuno dei quali realizzato, si ricordano: il complesso residenziale di Royal Mint Square a Londra (1974); il nuovo quartiere de La Villette a Parigi (1976); i centri sociali di piazza Navona, via del Corso e piazza San Pietro a Roma (1977); una scuola a St. Quentin-en-Yvelines (1977-79); il centro di Lussemburgo (1978); Les Halles a Parigi (1979); l'isolato residenziale in Rauchstrasse (1980), il nuovo Hafen-Viertel a Tegel (1980-83, con F. Sanin) e l'intervento nella Südliche Friedrichstadt (1981, con M. Culot) a Berlino; il concorso per la villa di Plinio sulla via Laurentina (1982); la ricostruzione della città di Filadelfia in Calabria (1983) e i piani di sviluppo per Fiat, Benetton e l'Ager campanus a Caserta (1984); il piano del bicentenario di Washington (1984-85); il complesso urbano Atlantis a Tenerife, nelle isole Canarie (1987-88, con R. Day). Con il fratello Robert ha redatto il piano di sviluppo per l'area industriale e l'università di San Sebastian, in Spagna (1989-90); il progetto di concorso per il Reichstag a Berlino (1992) e il progetto per il tribunale di Lussemburgo (1992).

È autore di: Rational architecture. The reconstruction of the European city - Architecture rationnelle. La reconstruction de la ville (1978); Drawings 1967-1980 (1980); Albert Speer. Architecture 1932-42 (1985); Architecture: choix ou fatalité (1996).

bibliografia

Léon Krier. La ricostruzione della città europea, a cura di V. Pavan, Verona, Museo di Castelvecchio, Venezia 1980 (catalogo della mostra).

P. Eisenman, Interview with Léon Krier, in Skyline, February 1983; A. Portseffen, Léon Krier: Analytische Aspekte zum Werk eines Zeichnen den Architekturen, Marburg 1988.

Léon Krier. Architecture and urban design 1967-1992, ed. R. Economakis, London-New York 1992.

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