DiCAPRIO, Leonardo

Enciclopedia del Cinema (2003)

DiCaprio, Leonardo (propr. Leonardo Wilhelm)

Roy Menarini

Attore cinematografico statunitense, di padre italiano, nato a Hollywood l'11 novembre 1974. Apparentemente fuori moda, il volto di DiC. ha colpito gli spettatori per una certa somiglianza con James Dean; il suo aspetto d'altri tempi e, soprattutto, il metodo Actors Studio cui si rifanno le sue prove recitative, improntate al realismo psicologico del cinema della New Hollywood degli anni Settanta ‒ i suoi maestri sono stati Robert De Niro e Al Pacino ‒, gli hanno consentito di ottenere nel 1994 la nomination all'Oscar come miglior attore non protagonista per What's eating Gilbert Grape (1993; Buon compleanno, Mr Grape) di Lasse Hallström, nonché, nel 1997, l'Orso d'argento al Festival di Berlino per il film William Shakespeare's Romeo + Juliet (1996; Romeo + Giulietta di William Shakespeare) di Baz Luhrmann. A DiC. sono d'altra parte bastati pochi fortunati film per conquistare il pubblico, soprattutto quello più giovane, in particolare con Titanic (1997), opera di enorme successo diretta da James Cameron.

Dopo gli studi alla John Marshall High School di Los Feliz, a soli quattordici anni ha iniziato a lavorare in una serie di film commerciali e televisivi; ha quindi esordito sul grande schermo nel mediocre horror Critters 3 (1992) di Kristine Peterson. Nel 1993 gli è stato affidato il primo ruolo interessante in This boy's life (Voglia di ricominciare) di Michael Caton-Jones, accanto a Robert De Niro, cui è seguita l'intensa interpretazione del ragazzo ritardato in What's eating Gilbert Grape. Per nulla prevedibile, il suo percorso cinematografico si è sviluppato attraverso opere tra di loro contraddittorie: giovane pistolero in The quick and the dead (1995; Pronti a morire) di Sam Raimi; tossicomane imberbe nel drammatico The basketball diaries (1995; Ritorno dal nulla) di Scott Kalvert, dove offre la sua interpretazione più straziante; interprete del poeta Arthur Rimbaud nel biografico Total eclipse (1995; Poeti dall'inferno) di Agnieszka Holland. Nel 1998 ha voluto sostenere, al minimo salariale, un piccolo ruolo in Celebrity di Woody Allen. Ispirandosi a principi molto rigorosi nella preparazione dei personaggi, ha raggiunto l'apice della fama con i film William Shakespeare's Romeo + Juliet e Titanic. DiC. ha rappresentato per qualche tempo il volto inattuale di una generazione scomoda e arrabbiata, spazzato poi via da quella fama mondiale che, pur coprendolo d'oro, ne ha fatalmente occultato le doti professionali. Penetrando nella fantasia di un pubblico eterogeneo, DiC. ha rinverdito i fasti delle star di epoca classica. Tuttavia né The man in the iron mask (1998; La maschera di ferro) di Randall Wallace né il pur coraggioso The beach (2000) di Danny Boyle lo hanno confermato ai vertici degli incassi. Nel 2002 è stato diretto da Martin Scorsese in Gangs of New York, in cui ha interpretato il personaggio di Amsterdam Vallon, figlio del capo della banda irlandese dei Dead Rabbits, e da Steven Spielberg in Catch me if you can (Prova a prendermi).

Bibliografia

S. Gendron, Leonardo DiCaprio: génie en herbe, in "Positif", 1995, 181, pp. 23-25; S. Lusardi, Leonardo DiCaprio: una star per il 2000, Milano 1998.

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