DICAPRIO, Leonardo

Enciclopedia Italiana - IX Appendice (2015)

DICAPRIO, Leonardo (propr. Leonardo Wilhelm)

Daniela Angelucci

Attore statunitense, di padre italiano, nato a Hollywood l’11 novembre 1974. Idolo dei teenager negli anni Novanta, è divenuto nel decennio successivo professionista maturo, impegnato anche in cause ambientaliste a umanitarie e protagonista di alcuni dei film più significativi degli ultimi anni. Sempre più ricercato dai grandi registi, ha stretto un intenso sodalizio artistico con Martin Scorsese.

Presente sin dagli anni Novanta in varie serie televisive, nel 1993 ottenne la nomination all’Oscar come miglior attore non protagonista per il film What’s eating Gilbert Grape (Buon compleanno Mr Grape) di Lasse Hallström, la prima di cinque candidature che tuttavia finora non gli hanno fruttato la vittoria. Nel 1996 conseguì un grande successo nel ruolo di Romeo in William Shakespeare’s Romeo + Juliet (Romeo + Giulietta di William Shakespeare), trasposizione in chiave contemporanea della tragedia diretta da Baz Luhrmann. L’anno successivo avvenne la sua consacrazione, accanto a Kate Winslet, nel ruolo di Jack Dawson, eroe del kolossal Titanic di James Cameron.

Gli anni Duemila si sono aperti trionfalmente per l’attore: dopo aver lavorato in The beach (2000) di Danny Boyle, è stato protagonista, accanto a Cameron Diaz e Daniel Day-Lewis, di Gangs of New York (2002), pluripremiato film di Scorsese sui lati violenti della New York ottocentesca; nello stesso anno ha recitato per Steven Spielberg in Catch me if you can (Prova a prendermi), nel ruolo dell’affascinante truffatore Frank Abagnale Jr. Nel 2004, ancora per Scorsese, è stato protagonista di un altro film biografico, The aviator, in una riuscita interpretazione della contraddittoria figura del miliardario Howard Hughes; due anni dopo ha lavorato nuovamente per il regista, nel ruolo dell’agente sotto copertura Billy Costigan, in The diparte (The departed - Il bene e il male), film campione di incassi e vincitore di ben quattro Oscar. La capacità di impersonare personaggi dalla morale ambigua e dai sentimenti ambivalenti, richiestagli in primo luogo da Scorsese, sarebbe stata messa a frutto da DiC. anche nei lavori di altri cineasti: è un contrabbandiere nel film di denuncia sociale Blood diamond (2006; Blood diamond - Diamanti di sangue) di Edward Zwick e agente della CIA in Body of lies (2008;Nessuna verità) di Ridley Scott. Nel 2008 è apparso nuovamente in coppia con Kate Winslet in Revolutionary road, film melodrammatico di Sam Mendes che racconta una crisi coniugale nella conservatrice società americana degli anni Cinquanta.

The wolf of Wall Street

Nel 2010 DiC. è stato il protagonista di due opere molto diverse, entrambe di grande successo di critica e di pubblico: Shutter Island, quarto film per Scorsese, thriller psicologico dal finale inaspettato, in cui interpreta l’agente federale Teddy Daniels, mostrando tutta la sua capacità attoriale, e Inception, fantascientifico kolossal ricco di effetti speciali diretto da Christopher Nolan, nel quale ha recitato nel ruolo principale di Dom Cobb, un uomo in grado di inserirsi nei sogni altrui ed ‘estrarne’ idee segrete e pensieri inconsci. L’anno successivo è stato diretto da Clint Eastwood nel biografico J. Edgar, film che racconta la vita del direttore dell’FBI J. Edgar Hoover esplorando i lati più ambigui della sua esistenza pubblica e privata, mentre nel 2012, in Django unchained di Quentin Tarantino, la sua interpretazione del crudele schiavista Calvin J. Candie emerge con particolare forza, nonostante la presenza accanto a lui di attori come Christoph Waltz, Jamie Foxx e Samuel L. Jackson. Dopo aver recitato nuovamente per Luhrmann come protagonista di The great Gatsby (2013; Il grande Gatsby), terza trasposizione cinematografica del capolavoro di F.S. Fitzgerald, DiC. è tornato a lavorare con Scorsese in The wolf of Wall Street (2013), questa volta anche come produttore. Nei panni del broker di successo Jordan Belfort, dalla cui autobiografia è tratto il film, DiC. ha offerto una notevole interpretazione dell’ascesa e della caduta di un personaggio eccessivo e discutibile, assecondando i ritmi frenetici della sceneggiatura e confermando la piena sintonia con il regista.

Bibliografia: D. Wight, Leonardo DiCaprio. The biography, London 2012; F. Woodland, Leonardo DiCaprio, New York 2013.

TAG

William shakespeare

Quentin tarantino

Christopher nolan

Samuel l. jackson

Leonardo dicaprio