CIPRIANI, Leonetto

Enciclopedia Italiana (1931)

CIPRIANI, Leonetto

Mario Menghini

Uomo politico, nato a Centuri (Corsica) il 12 ottobre 1812, morto ivi il 10 maggio 1888. Discendeva da antica famiglia fiotentina, che nel sec. XV si era rifugiata in Corsica e nel Settecento si era trapiantata in Livorno. Partecipò coi volontarî toscani alla campagna di Lombardia nel 1848, e promosso capitano, combatté a Curtatone. Mandato come parlamentario dal De Laugier al campo nemico (30 maggio), fu creduto una spia dagli Austriaci, trattenuto prigioniero, e internato in Mantova. Tornato in Toscana, fu nominato colonnello, governatore di Livorno nei mesi in cui quella città era in piena anarchia, quindi incaricato di missioni diplomatiche a Torino e a Parigi. Partecipò alla breve campagna del 1849 con lo stato maggiore del generale Bes; poi, sfiduciato delle condizioni politiche d'Italia, partì per la California, donde tornò nel 1815. Per la sua intimità con la famiglia Bonaparte, durante la guerra del 1859 fu addetto al gran quartier generale di Napoleone III, e nominato governatore delle Romagne. La sua azione in quella carica fu variamente discussa, perché si ebbe il sospetto che il C. fosse troppo ligio ai voleri dell'imperatore dei Francesi nei riguardi delle vicende politiche italiane. Diede le sue dimissioni nel novembre del 1859; in seguito si stabilì a Centuri negli Stati Uniti. Lasciò alcune memorie della sua vita.

Bibl.: L. Mordini, La prigione di L. C. a Mantova nel 1848 (in Rass. storica del Risorg., IV [1917], pp. 778-793).

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