LES VERNEGUES

Enciclopedia dell' Arte Antica (1961)

LES VERNEGUES (Alvernicum)

I. Baldassarre

Località della Provenza (Bouche du Rhône) nelle cui vicinanze è stato trovato un originale santuario che riproduce alcune particolarità dei Capitolia. Situato nella regione delle colline, lontano dall'abitato, di fronte ad una sorgente a cui il santuario potrebbe essere collegato, esso presenta un gruppo di due (originariamente tre) templi che si eleva su di una spianata, recinta da un muro perimetrale semicircolare, di 65 m di diametro.

L'edificio centrale, maggiormente conservato, è un tempio prostilo, tetrastilo, dal pronao lungo circa come la cella, che si eleva su di un podio di 3 m con un'ampia scalinata di accesso. La costruzione, in grandi pietre da taglio, è estremamente accurata; la pavimentazione è perduta ma i capitelli dei pilastri e delle colonne, corinzî, appartengono ad un periodo antico, La datazione intorno al I sec., è confermata dalle analogie con la Maison Carrée di Nimes.

Alla destra di questo tempio, a m 2,50 di intervallo, gli scavi hanno messo in luce le sostruzioni di una seconda costruzione rettangolare, della stessa lunghezza della precedente ma leggermente più larga.

Il luogo del probabile terzo tempio sulla sinistra, richiesto dalla simmetria, è occupato dalla cappella medievale di S. Cesario, che ha distrutto ogni vestigio antico.

Se si ammette l'esistenza di tre templi, l'ipotesi che si tratti di un Capitotolum è infirmata dal fatto che il complesso si trova in piena campagna; vestigia di costruzioni e mosaici sono stati trovati solo nelle terre ad O del parco che circonda la fonte.

Si è supposto che il santuario fosse consacrato alla triade capitolina, per una dedica Iovi tonanti (C. I. L., xii, 501) trovata nelle vicinanze, oppure che Giove venisse in questo luogo venerato insieme alla divinità della sorgente e al Genio del luogo.

Bibl.: M. Clerc, Le temple romain des Vernegues, Marsiglia 1908; J. Formigé, Les monuments romains de la Provence, Parigi 1924, p. 43; id., in Congrès Arch. de France, 1932, p. 144; A. Blanchet, Carte archéologique de la Gaule romaine, Dep. de la Bouche-du-Rhône, Parigi 1936, p. 112, n. 370, p. 113; M. Cagiano de Azevedo, I capitolia dell'Impero Romano, in Memoria Pont. Acc. Rom. Arch., V, 1940, p. 40; A. Grenier, Manuel d'archéologie Gallo-romaine, III, i, Parigi 1958, p. 280 ss.; L. Crema, in Enciclopedia Classica, XII, i, p. 181.