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ANDREOTTI, Libero

di Ugo Ojetti - Enciclopedia Italiana (1929)
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ANDREOTTI, Libero

Ugo Ojetti

Scultore, nato a Pescia in provincia di Pistoia il 15 giugno 1875. Fu a Palermo impiegato di libreria e disegnatore di giornali; nel 1899 a Firenze, avendo trovato a occuparsi presso una tipografia, cominciò a illustrare libri e periodici e a dipingere, dal 1902 a modellare. Nel 1906 a Milano si unì al gruppo dei divisionisti, le cui opere Alberto Grubicy portava con fortuna in giro per l'Europa. Nel 1909, avendo esposto al Salon e venduto il bronzo La Vetta, si stabilì a Parigi e vi rimase fino al settembre del 1914. Sebbene là avesse raggiunto fama e agiatezza, con la guerra volle tornare in patria, e, nel 1917, chiamato da territoriale sotto le armi, andare al fronte. Dal 1920 insegna plastica nel R. Istituto d'arte a Firenze, in una scuola folta d'allievi. Partito da una scultura d'impressione, piccola, nervosa e pittoresca, è venuto rapidamente restituendo alla scultura il suo compito decorativo e architettonico. I due nudi della Donna coi cembali e della Danzatrice per la sala di musica nella casa di Ch. Sterne a Parigi (1912), il gruppo di bronzo Diana e Atteone destinato alla villa di sir Ph. Sassoon presso Londra (1914) e la Baccante già mostravano questa volontà di sintesi e di cadenze bene bilanciate. Ma dopo il ritorno in Toscana il suo modellare si fa più sobrio e secco, i volumi più definiti e pesanti, la concezione, dai piccoli bronzi della Venditrice di limoni, della Ciliegiara, del Pescivendolo ecc., al grande Perdono (1920) della Galleria nazionale di Roma, più tragica ed eroica. La sua ammirazione da Donatello risale a Jacopo della Quercia, da Jacopo ai romanici. Il monumento ai caduti di Roncade presso Treviso (1922), rinnovando il motivo greco della Vittoria che volando ad ali spiegate porta su dalla terra il soldato morto, è la sua prima opera di scultura per l'aria aperta. Questo e il monumento ai Caduti di Saronno, dove l'Italia inginocchiata tende l'arco a difesa del soldato ferito (1924), sono tra i pochi memorabili e vigorosi monumenti italiani alla Vittoria. Dell'A. sono in Santa Croce di Firenze la grande statua in marmo della Pietà e i due bassorilievi per la cappella dedicata nel 1926 alla Madre Italiana; nel monumento alla Vittoria (architetto Marcello Piacentini) scoperto a Bolzano nel 1928 la statua del Cristo risorto; nel monumento milanese alla Vittoria presso S. Ambrogio i due gruppi della Partenza del soldato e del Ritorno del Vittorioso. L'A. ha modellato molti ritratti in bronzo e medaglie. Opere sue si trovano nelle maggiori gallerie italiane e straniere (v. tavv. XLIX e L).

Bibl.: G. Mourey, Un sculpteur florentin, in L'art et les artistes, febb. 1910; G. Apollinaire, L. A., in Opinion, 29 aprile 1911; Péladan, L. A., in Revue hebdomadaire, 21 ottobre 1921; U. Ojetti, L. A., in Ritratti d'artisti italiani, II, Milano 1923; L. A., nella collana Arte moderna italiana, Milano 1926.

Vedi anche
Galileo Chini Pittore e decoratore italiano (Firenze 1873 - ivi 1956). Significativo esponente del liberty italiano, attento alle esperienze moderniste europee, con felice versatilità si dedicò alla ceramica, alla grafica e alla scenografia. Fondò (1897) una bottega d'arte decorativa che produsse, oltre a ceramiche, ... scultura Arte e tecnica dello scolpire, cioè di raffigurare il mondo esterno, o meglio di esprimere l’intuizione artistica per mezzo di materiale opportunamente modellato; con valore concreto, l’opera stessa. Nella denominazione di scultura si comprende ogni opera plastica (statue, gruppi, rilievi), sia essa ... Toscana Regione dell’Italia centrale (22.993 km2 con 3.677.048 ab. nel 2008, ripartiti in 287 Comuni; densità 157 ab./km2). Di forma grosso modo triangolare, ha limiti naturali relativamente ben definiti, in quanto corrisponde approssimativamente al versante tirrenico dell’Appennino Settentrionale, compreso ... Firenze Comune della Toscana (102,4 km2 con 364.710 ab. nel 2008), capoluogo di provincia e della regione, situato a un’altezza media di 50 m s.l.m., all’estremità sud-orientale di un bacino intermontano, percorso dall’Arno, nel quale sorgono altre due importanti città: Prato e Pistoia. Il fiume, che divide ...
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    Scultore (Pescia 1875 - Firenze 1933). Esordì come illustratore; cominciò a modellare nel 1902; nel 1906, a Milano, si aggregò al gruppo dei divisionisti; dal 1909 al '14 fu a Parigi, dove subì l'influsso di E.-A. Bourdelle e J. Bernard. Le opere di questo periodo hanno una grazia assai fragile, cui ...
  • ANDREOTTI, Libero
    Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 3 (1961)
    Isa Belli Barsali Nacque a Pescia il 15 giugno 1875. Dopo una breve permanenza a Palermo si stabilì nel 1899 a Firenze, dove trovò modesta occupazione in una tipografia e iniziò (nel 1902) a modellare in creta nello studio di Mario Galli, che gli aveva dato ospitalità. Espose per la prima volta a Venezia ...
Vocabolario
andreottismo
andreottismo s. m. La strategia politica di Giulio Andreotti. ◆ La procedura fu eccezionale: tutte le altre sepolture della cripta [della basilica di Sant’Apollinare in Urbe] risalgono infatti al secolo scorso, e venne sbloccata grazie...
andreottiano
andreottiano s. m. e agg. Sostenitore di Giulio Andreotti; appartenente alla corrente politica da lui ispirata; relativo a Giulio Andreotti. ◆ L’idea di un «Ulivo planetario», idea che trapiantata in Italia avrebbe il solo significato di...
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