Libia

Enciclopedia Dantesca (1970)

Libia

Adolfo Cecilia

Regione dell'Africa settentrionale che oggi comprende Cirenaica, Fezzàn e Tripolitania; deriva il suo nome da quello di una delle antiche popolazioni della Cirenaica.

Il toponimo, usato inizialmente per indicare la Cirenaica e parte della Tripolitania, dal VI sec. a.C. acquistò presso i Greci un significato molto ampio, comprendendo tutta la parte conosciuta del continente africano. Successivamente, compare in età romana, nel Medioevo e in epoca moderna, ma con varietà di applicazioni.

Le conoscenze che D. ha dell'Africa in generale e della L. gli derivano principalmente da fonti classiche; infatti tutte le citazioni della L. sono fatte sulla scorta di passi di Lucano o di Ovidio. Così in If XXIV 85 ss., ove i rettili della L., dell'Etiopia e del deserto di Arabia sono ricordati per far meglio risaltare quanti egli ne vede nella bolgia ove sono puniti i ladri, è evidente l'influsso di Lucano (Phars. IX 700 ss.) e di Ovidio (Met. IV 617 ss.); ancora a un passo di Lucano (Phars. IX 587 ss.) si può riportare la citazione, indiretta, di If XIV 13-15, ove il sabbione infuocato del settimo cerchio è paragonato alla rena di L. calcata da Catone alla guida dei resti dell'esercito di Pompeo. In Mn II IV 6, infine, D. riporta, come esempio, un passo di Lucano relativo alla L. (Phars. IX 477-480); in Eg IV 23 la citazione del Libies coluber sta a significare che la L. è regione particolarmente ricca di rettili.

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