Libra

Enciclopedia Dantesca (1970)

Libra

Emmanuel Poulle

Settimo segno dello zodiaco, diametralmente opposto all'Ariete. L'entrata del Sole nella L. segna l'equinozio di autunno. Per l'esame delle conseguenze pratiche che il moto del Sole nello zodiaco e particolarmente la sua posizione all'inizio della L. (Cv III V 8-18, 3 occorrenze) comporta per le diverse latitudini, come pure per ciò che concerne l'opposizione del Sole e della Luna (piena Luna) - l'uno in Ariete e l'altra in L. - al momento del viaggio di D. (Pd XXIX 2), v. la voce ARIETE.

All'atto del suo soggiorno in Purgatorio, che si trova agli antipodi di Gerusalemme e perciò sullo stesso meridiano, D. gode dello stesso orizzonte della città santa, ma con prospettiva invertita: le due regioni che si pensa limitino il mondo abitato al cui centro è Gerusalemme - cioè la Spagna a ovest e l'India a est (Quaestio 54) - ambedue rappresentate dal loro maggior fiume, l'Ebro e il Gange, in questo caso divengono per D. rispettivamente l'est e l'ovest. Quindi, nel momento stesso in cui il Sole, appena entrato in Ariete, si leva all'orizzonte del Purgatorio, il punto opposto dello zodiaco, l'inizio della L., tramonta sul Gange, il che significa la notte che sorge per Gerusalemme (Pg II 1-6). Viceversa, quando tocca all'Ebro accogliere la L. (XXVII 1-5), il Sole tramonta per il Purgatorio e sorge per Gerusalemme. A questo punto ci si può chiedere come mai D. metta il Gange sotto l'ora nona e non sotto quella di mezzodì: la probabile spiegazione è da cercarsi nell'uso della Chiesa, esposto in Cv IV XXIII 16, di spostare a mezzodì gli uffici di terza e di nona, poiché è altrettanto vero che l'ora indicata da D. non è esattamente quella della levata astronomica del Sole a Gerusalemme ma, più vagamente, quella dei primi raggi.

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