Lima

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Città capitale del Perù (10.390.607 ab. nel 2017, considerando l’intera agglomerazione urbana), situata a 150 m s.l.m. sul fiume Rímac. Ha clima desertico-oceanico con temperatura media annua di 19,3 °C (16,1 in agosto e 23,5 in febbraio).

L’espansione della città moderna, pur avendo lasciato inalterato l’impianto urbanistico a scacchiera risalente all’epoca coloniale, ne ha assai mutato l’aspetto edilizio, essendo stati costruiti, in luogo dei tradizionali bassi edifici, numerosi palazzi a più piani. Centro della città nuova è la Plaza San Martín, dalla quale si diramano verso i sobborghi strade ampie e diritte. Ai margini della città si estendono le barriadas, quartieri di alloggi precari e provvisori che ospitano per lo più gli immigrati recenti. Tramite i sobborghi occidentali L. è ormai di fatto saldata con il porto di Callao: il grande agglomerato urbano, che in parte travalica i confini del dipartimento di L., accentra la maggior parte delle attività commerciali e industriali del paese. Nel complesso la città ospita quasi un terzo della popolazione dell’intero Perù e subisce pesantemente gli effetti deteriori del fenomeno metropolitano proprio dei paesi in via di sviluppo.

I settori industriali più dinamici sono quelli metallurgico, meccanico (montaggio di autoveicoli), della gomma (pneumatici), chimico e farmaceutico, tessile, del cemento, del tabacco, calzaturiero e petrolchimico. L. si trova lungo la Carretera Panamericana. L’università, fondata nel 1551, è la più antica università americana.

L. fu fatta costruire da F. Pizarro, con il nome di Ciudad de los reyes, sul piatto cono di deiezione del Rímac, presso il mare, per godere dei vantaggi offerti dal porto di Callao, in virtù del quale, durante il periodo coloniale, fu il centro del commercio con la Spagna e mercato dei prodotti dell’America Centrale e Meridionale sul Pacifico. Paolo III la eresse a sede vescovile (1541) e ad arcidiocesi (1545). Nel 1570 vi fu introdotta l’Inquisizione. Nel 1821 fu dichiarata a L. l’indipendenza peruviana. Fu occupata dagli Spagnoli (1823) e dalle truppe cilene (1881-83) nella guerra del Pacifico.

La città conserva il carattere barocco andaluso nelle principali costruzioni: la cattedrale, ricostruita dopo il terremoto del 1746, a cinque navate, custodisce l’urna funeraria di F. Pizarro. Del 16° sec. sono S. Domenico e S. Francesco (chiostro del convento con rivestimenti di maioliche policrome). In genere le chiese e i santuari più notevoli (per ornamentazione e sculture) sono dei sec. 17° e 18°: riecheggiano forme rinascimentali, con forte influsso dello stile mudéjar. Tra gli edifici civili, da ricordare la casa di Pilato (16° sec.) e il palazzo Torre Tagle (sec. 17°-18°). Fra i musei, il Museo dell’Oro, il Museo nazionale di antropologia e archeologia, il Museo Larco Herrera. La Galleria d’arte italiana contemporanea è stata progettata da G. Moretti (1921). Architetture di sapore internazionale caratterizzano l’immagine contemporanea (sede dell’Interbank di H. Hollein, 2001 ecc.).

Il dipartimento di L. (34.802 km2 con 8.445.211 ab. nel 2007) comprende parte della Cordigliera Occidentale e la regione costiera; è coltivato a canna da zucchero, riso e cotone. Sono presenti giacimenti di piombo e zinco.

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