Limerick

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(irland. Luimneach) Città della Repubblica d’Irlanda (52.539 ab. nel 2006), nella provincia di Munster, sull’estuario del fiume Shannon. È capoluogo della contea omonima. L’abitato è diviso in tre parti: la città inglese (English town), la città irlandese (Irish town) e la parte più recente (Newtown Pery) che data dal 1769. Importante centro commerciale e porto peschereccio, con industrie alimentari, meccaniche, elettrotecniche, delle calzature, del tabacco e del cemento.

Forse già nota a Tolomeo nel 2° sec., nell’812 fu colonia dei Danesi che ne fecero poi la capitale del Regno di L.; dal 1106 alla conquista inglese (1174) fu residenza dei re di Thomond. Riccardo I concesse alla Irish town (1197) la prima carta di diritti e per ordine di re Giovanni Senzaterra la città fu ampliata con la English town (12° sec.); entrambi i centri abitati furono fortificati nel 15° sec. e L. divenne una delle maggiori piazze militari d’Irlanda. Fu espugnata dall’esercito puritano guidato da H. Ireton (1651); nella campagna di Guglielmo d’Orange contro Giacomo II fu l’ultima piazzaforte dei giacobiti a cedere (1691).

Pare derivi da L. il nome limerick, che indica una forma di filastrocca inglese in 5 versi anapestici (a a b b a), risalente al 1820 circa, resa celebre da E. Lear con il suo Book of nonsense (1846). Il nome verrebbe dall’uso di cantare versi estemporanei durante i banchetti, seguiti da un coro che diceva «Will you come up to Limerick?».

Trattato di L. Fu concluso tra Guglielmo d’Orange e i giacobiti irlandesi alla capitolazione (1691) della piazza di L., con la quale terminò la guerra dell’Orange contro Giacomo II Stuart. Ebbe per risultato l’insediamento di orangisti e di altri protestanti nelle terre confiscate ai giacobiti cattolici irlandesi. La libertà di culto, garantita ai cattolici dal trattato, non fu poi rispettata: ne seguì un periodo di persecuzioni religiose legalizzate dalle ‘leggi penali’.

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