LINARES

Enciclopedia Italiana (1934)

LINARES (A. T., 39-40)

Giuseppe Caraci

Capoluogo di distretto (partido judicial) nella provincia spagnola di Jaén (Andalusia). Il territorio del partido, che è uno dei più piccoli della repubblica, si stende fra la depressione del Guadalquivir e il versante meridionale della Sierra Morena, dove ricchi filoni di galena argentifera sono chiusi fra i terreni granitici e le sottostanti assise del Cambrico e del Silurico che si continuano sull'altra spalla della catena. Alla presenza di questi giacimenti, alcuni dei quali sono fra i più imponenti del mondo (da 4 a 6 km. di lunghezza con potenza anche di 500 m.), più che alla recente colonizzazione agricola (posteriore a Carlo III), è dovuto il moderno sviluppo della regione, di cui Linares è centro. La città, che sorge non lontano dal luogo dell'antica Castulo, contava poco più di 15 mila ab. nel 1910; crebbe rapidamente tra il 1910 e il 1915, quando la produzione del piombo raggiunse in quel distretto l'acme, e continuò anche a crescere di poi, superando nel 1920 i 40 mila ab.

Linares è legata da una fitta rete di comunicazioni (ha quattro stazioni ferroviarie) coi centri vicini e con la linea Cordova-Madrid. L'estrazione dei minerali vicini ha determinato il sorgere d'industrie (trattamento del piombo e dell'argento, metallurgia, alluminio, ecc.), con le quali è in rapporto il solito fenomeno dell'urbanesimo. Perciò dal centro vero e proprio, che supera i 30 mila ab., si differenziano abbastanza nettamente i sobborghi operai.