Linz

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Città dell’Austria (189.122 ab. nel 2009), capitale del Land dell’Austria Superiore. È posta a 259 m s.l.m. sulle due rive del Danubio, dove il fiume esce dal massiccio cristallino boemo, in una conca a E della confluenza con la Traun. La parte antica della città, estesa sulla riva destra, ha pianta regolare, con una via mediana (Landstrasse); la parte moderna si è invece sviluppata sulla sinistra del Danubio. Vi hanno sede industrie siderurgiche, meccaniche, chimiche, tessili, alimentari, del tabacco, del legno, del vetro e cantieristiche. Nodo stradale e ferroviario di grande importanza, L. è anche attivo porto fluviale sul Danubio.

Si sviluppò dal castrum romano di Lentia (1° sec. d.C.); nel 1324 ottenne i diritti di città. Conquistata nel 1741 dai Bavaresi, ne fu presto liberata (1742). Occupata durante le guerre napoleoniche, nel 1882 il movimento nazional-tedesco (Deutschnationale Bewegung) vi definì il cosiddetto Linzer Programm, che preconizzava l’unificazione di Germania e Austria.

Scarsi i resti di età imperiale romana; la città moderna ha prevalentemente carattere barocco (parrocchiale, già dell’8° sec.; chiesa dei gesuiti, dei carmelitani, dei cappuccini, del Seminario, delle orsoline); ne è centro la Hauptplatz con la colonna della Trinità (1723). S. Martino (8° sec.), fu trasformata in periodo gotico. La città è dominata dalla costruzione neogotica di S. Maria (1862-1924). Tra i palazzi: Landhaus (1571), Palazzo arcivescovile (1726, J. Prandtauer). Musei: Schlos­s­museum; Neue Galerie.

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