JOSPIN, Lionel-Robert

Enciclopedia Italiana - VI Appendice (2000)

JOSPIN, Lionel-Robert

Sebastiano Gentile

Lionel-Robert Uomo politico francese, nato a Meudon (Hauts-de-Seine) il 12 luglio 1937. Dopo gli studi all'École nationale d'administration (1963-65), entrò al Ministero degli Affari esteri, che lasciò presto, per divergenze politiche con i ministri gollisti. Preferì, dopo una parentesi negli Stati Uniti, insegnare economia all'Institut universitaire de technologie di Paris-Sceaux (1970-81). Iscrittosi al Partito socialista nel 1971, membro della segreteria nazionale (1973-81), fu eletto segretario nel 1981 (conservando la carica fino al 1987) quando F. Mitterrand divenne presidente della Repubblica. Eletto deputato (nel 1981, rieletto nel 1986 e nel 1988), fu ministro dell'Educazione (1988-92). Nei primi anni Novanta la carriera politica di J. sembrò declinare: infatti, entrato in contrasto con Mitterrand, decise di allontanarsi dalla politica attiva per tornare a dedicarsi all'insegnamento.

Dopo il ritiro di J. Delors, nel 1995 J., superata nettamente la concorrenza del compagno di partito H. Emmanuelli, divenne candidato ufficiale del Partito socialista alle elezioni presidenziali, riuscendo sorprendentemente a raccogliere, nel confronto con J.-R. Chirac, il 47,37% dei voti. Il 14 ottobre venne rieletto segretario del partito socialista.

Quando Chirac nel 1997 volle anticipare le elezioni legislative, J. condusse il partito socialista e gli altri partiti della sinistra a una netta e inattesa vittoria sulla coalizione di destra formata dall'unione fra RPR (Rassemblement populaire pour la république) e UDF (Union pour la démocratie française). La sua nomina a primo ministro, il 2 giugno 1997, inaugurò la prima 'coabitazione' tra un presidente di destra e un capo di governo di sinistra. In contrasto con il programma di governo di A. Juppé, suo predecessore, J. mostrò una grande attenzione per i problemi sociali, affrontando con energia la questione della diseguaglianza sociale, combattendo la disoccupazione, riducendo a 35 ore settimanali l'orario di lavoro e pronunciandosi contro una visione esclusivamente monetarista dell'Unione Europea. In materia economica diede peraltro anche prova di grande pragmatismo, soprattutto nella delicata questione delle privatizzazioni. J. riuscì a mantenere una grande popolarità, malgrado i disordini scoppiati nel novembre del 1997 e durati sino al gennaio del 1998, per i problemi causati dall'immigrazione clandestina e dalla disoccupazione.

Fra i suoi scritti: 1995-2000, propositions pour la France (1995).

Bibl.: G. Leclerc, F. Muracciole, Lionel Jospin. L'héritier rebelle, Paris 1996; A.S. Mercier, B. Jérôme, Les 700 jours de Jospin: histoire d'une prise de pouvoir, Paris 1997; J. Glavany, Mitterrand, Jospin et nous, Paris 1998.

TAG

Orario di lavoro

Unione europea

Stati uniti

Pragmatismo

Meudon