LITOSFERA

Enciclopedia Italiana (1934)

LITOSFERA

Roberto Almagià

. Termine creato, in analogia con quelli di atmosfera, idrosfera, per indicare la crosta solida terrestre. Questa è in minima parte accessibile alle nostre indagini dirette, dacché, come è noto, i pozzi minerarî più profondi raggiungono in rarissimi casi i 3 km.; altre conoscenze dirette sulla composizione e la struttura degli strati superficiali ci provengono dai trafori ferroviarî. Poiché la densità media di tutto il globo terrestre è di circa 5,52, mentre quella delle rocce che compongono la crosta esteriore non è che 2,7-2,8, già il Suess era arrivato alla conclusione che il nucleo terrestre dovesse contenere materiali più pesanti (dens. 8-11) e lo aveva perciò designato col nome di barisfera. Più chiaramente il Wiechert, dallo studio della propagazione delle onde sismiche attraverso il globo, giunse alla concezione (1897) secondo la quale il globo terrestre sarebbe costituito da gusci o involucri concentrici di costituzione chimica essenzialmente diretta. Questo principio è oggi da tutti i geologi generalmente ammesso. Riprendendo la concezione del Wiechert, lo stesso Suess (Das Antlitz der Erde, III, 1909), distingueva nella litosfera due involucri, uno più esterno e più leggiero, costituito da rocce silicatiche, con prevalenza di alluminio associato al silicio e perciò denominato Sal o, meglio (secondo la proposta di Wegener) Sial (rocce sedimentarie, scisti cristallini leggieri, graniti, ecc.), uno più interno, nel quale col silicio appare particolarmente abbondante il magnesio (anche calcio, e poi ferro e altri metalli), mentre l'alluminio, come il sodio e il potassio, passa in seconda linea; questo strato più interno fu pertanto denominato Sima. La densità del Sial sarebbe di 2,6-2,8, quella del Sima di 2,9-3,4. Lo strato di Sial avrebbe una profondità media di 120 chilometri; quello di Sima si estenderebbe fino a 1200 km.; a questa profondità vi sarebbe il passaggio al nucleo metallico (in prevalenza di ferro e nichelio, onde il nome Nife), passaggio che avverrebbe secondo alcuni (Wiechert) bruscamente, secondo altri attraverso uno o più strati intermedî (Crofesima e Nifesima di Suess; strato pallasitico di Adams e Williamson). Sial e Sima costituiscono la litosfera. Secondo Wegener, da tempo remotissimo il Sial non costituirebbe più un guscio continuo, ma, sotto l'azione delle forze traslatrici, si sarebbe rotto e concentrato in un'unica massa dapprima, poi successivamente frammentato; questi frammenti si troverebbero ora a galleggiare sul Sima più denso; il Sima affiorerebbe, anzi, nelle parti più profonde degli oceani (vedi wegener, alfredo).