LITURGIA

Enciclopedia Italiana - III Appendice (1961)

LITURGIA (XXI, p. 305; App. II, 11, p. 215)

Annibale BUGNINI

Il movimento liturgico, dal 1945 in poi, è caratterizzato da una triplice tendenza: ritorno alle fonti, riportando la liturgia sul piano teologico (scuola di Maria Laach), e mettendone criticamente in luce i primi documenti e libri liturgici; ritorno allo studio e alla valorizzazione della Bibbia nella liturgia; tendenza nettamente pastorale per un'attiva, cosciente e intelligente partecipazione dei fedeli ai riti sacri.

All'enciclica Mediator Dei (20 novembre 1947), che costituisce la "magna charta" della rinascita liturgica contemporanea, altri documenti seguirono, tra cui, di notevole importanza, l'enciclica Musicae sacrae disciplina (1955) e la Instructio de musica sacra et sacra liturgia (1958), che delinearono più chiaramente il pensiero della Santa Sede in materia, tracciarono le linee direttive, indicarono i problemi e la loro soluzione. In questo modo la Santa Sede prese in mano direttamente il movimento - ormai largamente diffuso - e procedette ad una serie di riforme, quali la nuova traduzione del Salterio (1945), la veglia pasquale (1951), la mitigazione del digiuno eucaristico (1953 e 1957), la semplificazione delle rubriche (1955), il nuovo Ordo della Settimana santa (1956). Contemporaneamente il movimento ha avuto un'espansione sorprendente, di cui si ebbe chiara manifestazione nei due Congressi internazionali di Lugano (1953) e di Assisi (1956), quest'ultimo chiuso da un discorso di Pio XII.

L'enciclica Mediator Dei dispone che in ogni diocesi s'istituisca una commissione per l'apostolato liturgico. Oltre alle commissioni diocesane si sono formate in quasi tutti i paesi commissioni liturgiche a base nazionale in seno alle Conferenze episcopali, e centri nazionali di liturgia. Così in Austria, Francia, Germania, Italia, Portogallo, Spagna, Stati Uniti e America Merid. (unica commissione per tutte le nazioni dell'America latina).

Nelle singole nazioni il "movimento" ha avuto i seguenti sviluppi: In Italia, nel 1948 mons. Adriano Bernareggi fondò a Parma il Centro di azione liturgica (CAL), che ha avuto successivamente un cardinale protettore (Giacomo Lercaro) e un presidente (mons. Carlo Rossi, vescovo di Biella), nominati diretiamente dalla S. Sede. Organo del movimento è dal 1914 Rivista Liturgica (a cura dei benedettini di Praglia e Finalpia). Il rito ambrosiano, a Milano, ha un proprio periodico, Ambrosius (1925). Per la federazione nazionale delle Associazioni del Piccolo Clero il Centro ha un proprio bollettino, Il chierichetto (Parma); altre pubblicazioni periodiche escono a Milano, Roma, Cremona, Alba. Più divulgativa, a sfondo liturgico, è la rivista Vita con la Chiesa, edita a Roma. Il Centro organizza ogni anno una settimana di studio e diverse settimane per seminaristi, per le suore e per il popolo. Ha unite le società Amici della Liturgia e dell'Arte Cristiana (ALAC). Altro ente che si dedica all'apostolato liturgico in Italia è l'Opera della Regalità, fondata dal P. Agostino Gemelli, francescano, a Milano, nel 1923. Infine, dal 1953 il Centro orientamenti pastorali (COP), tratta abitualmente argomenti di liturgia nelle settimane pastorali che organizza annualmente e nei quaderni di Orientamenti Pastorali.

In Austria il p. Pio Parsch (m. 1954), di Klosterneuburg presso Vienna, per una trentina d'anni ha tenuto vivo il movimento con una serie di pubblicazioni a carattere popolare (divulgate in Italia dall'Opera della Regalità del padre A. Gemelli, dal 1934 in poi), che fanno capo alla rivista Bibel und Liturgie (fondata nel 1926). Nel 1947 sorse un secondo periodico Heiliger Dienst, a cura dell'abbazia di Sankt Peter di Salisburg, portavoce della commissione liturgica dei vescovi austriaci. In Belgio, culla del movimento liturgico (D. Lamberto Beauduin, 1909), non funziona un vero e proprio centro nazionale. Ci sono in compenso due periodici di studio (Revue Bénédictine, che dal 1884 continua un ottimo lavoro, e Sacris erudiri, Steenbrugge, 1948) e diversi altri divulgativi: Les questions liturgiques et paroissiales (abbazia di Mont César, Lovanio), trasformate nel 1948 in utile rivista bibliografica di liturgia; Paroisse et liturgie (Saint-André-lez-Bruges, 1946, continuazione del Bulletin paroissial liturgique), a carattere pastorale; Tijdschrift voor Liturgie (1943) edita in fiammingo ad Affligem. In Francia nel 1943 fu costituito il Centre de pastorale liturgique (CPL), che ha avuto un'influenza decisiva un po' dappertutto, sul movimento. Numerose le pubblicazioni. Nel 1945 uscì il periodico La Maison-Dieu, rivista base del Centro. Vennero poi le collezioni Lex orandi, Bible et liturgie, Fêtes et Saisons; nel 1955 nacque Notes de pastorale liturgique, periodico a carattere più pastorale. Al Centro si deve l'organizzazione di tre interessanti settimane nazionali, a Saint-Flour (1947), Strasburgo (1948), Lione (1952); ogni anno una settimana a Versailles e numerose settimane diocesane.

In Germania la commissione liturgica della Conferenza di Fulda (la riunione dell'episcopato germanico) ha come organo esecutivo il Liturgisches Institut di Treviri. L'istituto ha un proprio periodico Liturgisches Jahrbuch (1951), e altre pubblicazioni a carattere culturale e pastorale. Altri due periodici si occupano di scienza liturgica: Archiv für Liturgiewissenschaft (1950); che sostituisce Jahrbuch f. Liturgiewissenschaft), e Liturgie und Mönchtum (1948). Un nutrito gruppo di studiosi assicurano al movimento tedesco una base sicura: tra essi il noto gesuita G. A. Jungmann, R. Guardini, Th. Schnitzler, L. Fischer, J. Pascher. J. Brinktrine. Benemerite per la loro attività scientifica liturgica sono le abbazie di Beuron e di Maria Laach.

In Olanda la rinascita liturgica si avvale di una Federazione dei centri diocesani, con sede a Nimega. All'Olanda si deve una rinomata scuola di latino cristiano e di letteratura cristiana antica, diretta da Christine Mohrmann.

In Spagna, due centri di studio a Monserrato e a Barcellona mostrano molta serietà scientifica attraverso Hispania sacra (1948) e Analecta sacra Tarraconensia (1925). Un'azione liturgica pastorale ebbe inizio nel 1942 con la fondazione della rivista Liturgia a Madrid, passata a Silos (Burgos) nel 1946; maturò poi e s'irrobustì tra un gruppo di giovani sacerdoti che faceva capo al settimanale Incunable; ebbe decisivo impulso nel 1957 con la costituzione di una "Junta nacional de Apostolado liturgico", organo diretto dalla commissione episcopale per la liturgia. La Junta ha un proprio Boletin Informativo (1947), organizza settimane annuali e influisce notevolmente sul progresso della pastorale liturgica in Spagna.

Buoni sono gli inizî del movimento liturgico anche fuori d'Europa. Negli Stati Uniti dal 1926 si pubblica in buon numero di copie la rivista Worship (già Orate Fratres) a Collegeville (Minn.). Dal 1942 si tiene annualmente una settimana liturgica in diverse diocesi. Sempre più numerose sono le pubblicazioni liturgiche dell'Università cattolica di Washington e dell'Università di Notre-Dame. Il collegamento tra i diversi enti è assicurato dalla Liturgical Conference, segretariato delle settimane liturgiche americane.

Nel Canada è sorto un centro liturgico a Quebec, con la rivista Liturgie et vie chrétienne (1956), e l'Istituto di Pastorale dell'università (1957), che promuove diverse iniziative a carattere liturgico.

Per la Colombia, è in via di formazione un centro a Bogotà, che ha cominciato con una scuola di liturgia per corrispondenza (1958) e pubblica settimanalmente (dal 1952) un Directorio liturgico. Nel seminario di San Gil è stata istituita una "Accademia Pio XII" per l'azione liturgica.

In Argentina dal 1936 si pubblica regolarmente la Rivista Liturgica Argentina, e dal 1945 una Revista biblica con seccion liturgica, che sta creando un clima promettente.

In Australia, ha suscitato vivo interessamento per i problemi liturgici la prima settimana liturgica nazionale, celebrata a Manly nel gennaio 1958.

A Manila, nelle Filippine, i missionarî reduci dalle missioni di Cina, hanno dato vita a un Istituto liturgico per lo studio della liturgia in relazione all'adattamento missionario.

Nel campo degli studî liturgici vi è stata pure una notevole ripresa. I centri di Beuron (Texte und Arbeiten di A. Dold) e di Maria Laach (Abt Herwegen Institut) sono sempre molto attivi. Un altro centro è sorto presso l'università di Friburgo (Svizzera). Più recente è l'Istituto liturgico eretto presso il Pont. Ateneo S. Anselmo di Roma, diretto da un gruppo di benedettini con a capo il P. Cuniberto Mohlberg, e che ha pubblicato ottime edizioni critiche dei sacramentarî leoniano, gelasiano, Gallicanum vetus, ecc. M. Andrieu ha condotto a termine, prima della morte (1956), la monumentale edizione del Pontificale romano nel medioevo (4 voll. in Studi e Testi, Città del Vaticano 1938-1941), e quasi ultimata quella degli Ordines Romani (4 voll. in Spicilegium Lovaniense dal 1934, resta da pubblicare il vol. 5°; che conterrà l'Ordo di Hittorp e gli indici generali).

Bibl.: M. Righetti, Storia liturgica, 4 voll., Milano 1945-53; G. A. Jungmann, Missarum solemnia, 2 voll., Vienna 1947; C. Vagaggini, Il senso teologico della liturgia, Roma 1957.

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