MINNELLI, Liza

Enciclopedia Italiana - V Appendice (1993)

MINNELLI, Liza

Giovanni Grazzini

Attrice e cantante statunitense, nata a Los Angeles il 12 marzo 1946. Figlia del regista Vincente e dell'attrice J. Garland, già a tre anni appare accanto alla madre nel film In the good old summertime (1949, I fidanzati sconosciuti) di R.Z. Leonard, e a sette anni sul palcoscenico del Palace Theater di New York in spettacoli di varietà, dopo avere interpretato il Diario di Anna Frank. Nel 1963 debutta a Broadway nel musical Best foot forward, e nel 1964 incide il suo primo disco con le canzoni eseguite al London Palladium.

Presto notata per la sua forte presenza scenica, ha grande successo nel cabaret e quale protagonista della commedia musicale Flora, the red menace (1965). Compiuta una prima esperienza cinematografica con Charlie Bubbles (1967, L'errore di vivere) di A. Finney, si afferma in The sterile cuckoo (1969, Pookie) di A. Pakula, che le procura una nomination all'Oscar per la delicatezza con cui interpreta una giovane donna bisognosa d'amore, e nello stesso anno in Tell me that you love me Junie Moon (Dimmi che mi ami, Junie Moon) di O. Preminger dove, in un personaggio che si realizza sfidando le convenzioni sociali, l'attrice esprime l'aggressività con cui maschera l'insicurezza e il timore di non corrispondere ai canoni della bellezza femminile.

La M. raggiunge la massima popolarità recitando e cantando nella versione cinematografica del musical Cabaret (1972) di B. Fosse (col quale vince l'Oscar), dando straordinario spessore alla figura di una spregiudicata cantante americana innamorata di un timido professore d'inglese sullo sfondo della Berlino nazista degli anni Trenta; e in New York, New York (1977) di M. Scorsese, nostalgica storia di passione fra una cantante e un sassofonista (interpretato da R. De Niro) nella metropoli del dopoguerra. Nel 1974 ha prestato la sua voce al commento di That's entertainment (C'era una volta Hollywood).

Un esito modesto hanno avuto gli altri suoi film: Lucky Lady (1975, In tre sul Lucky Lady) di S. Donen; A manner of time (1976, Nina), di suo padre V. Minnelli, in cui peraltro recitando accanto a I. Bergman mostra una particolare sensibilità; Silent movie (1976, L'ultima follia di Mel Brooks), dove è nella parte di se stessa; Arthur (1981, Arturo), e Arthur 2: on the rocks (1988); Rent-a-cop (1987, Poliziotto in affitto) e Stepping out (1991). La vera vocazione della M. è infatti quella della show-girl che, seguendo le orme di genitori dotati di grande talento, s'impone sulla scena grazie allo spiccato carattere, all'esuberante timbro della voce e al magnetismo dello sguardo: qualità apprezzate soprattutto nei recitals e nei confronti con B. Streisand, l'altra star del musical americano. La M. è stata protagonista di vari specials televisivi, fra cui The act (1977-78), cui viene assegnato il Tony Award, Liza at the Winter Garden (1973), che vince lo Special Tony Award, The rink (1984).

Bibl.: S. D'Arcy, The films of L. Minnelli, Londra 1973, 19772; J.R. Parish, A. Jack, Liza: her Cinderella nightmare, ivi 1975; A.W. Petrucelli, Liza! Liza! An unauthorized biography of L. Minnelli, New York 1983; J. Spada, Judy and Liza, ivi 1983; M. Freedland, Liza with a ''z''. A biography of L. Minnelli, Londra 1988; W. Leigh, Liza: born a star, a biography, New York 1993.

TAG

Los angeles

New york

Broadway

Berlino

Londra