Vittòri, Loreto. - Musicista (Spoleto1604 - Roma1670). Studiò a Roma con F. Soto de Langa, con G. B. Nanino e F. Suriano. Fu cantore (evirato) alla corte dei Medici e alla Cappella Sistina, maestro presso Cristina di Svezia. Ebbe allievi famosi, tra i quali B. Pasquini. È ricordato soprattutto come compositore dell'opera Galatea (1639), che segna uno dei vertici della scuola romana secentesca. Scrisse anche musiche per commedie, un dramma sacro, oratorî, una cantata e arie. Si distinse anche quale poeta (Dialoghi sacri e morali, 1652, e il poema Troja rapita, 1662).
Cantore (sopranista evirato), poeta e compositore, nato a Spoleto nel 1604 (secondo G. Tebaldini, in Archivio musicale della Cappella Lauretana, 1921, il VITTORI, Loreto sarebbe nato verso il 1590 e avrebbe fatto parte di quella cappella negli anni 1612-1614) e morto a Roma il 23 aprile 1670. Studiò ...
loréto s. m. [dallo spagn. lorito; v. lori1]. – Nome fam. e vezzeggiativo con cui vengono spesso chiamati (per lo più come nome proprio) i pappagalli domestici.
loretano agg. e s. m. (f. -a). – Relativo o appartenente a Loréto, cittadina in prov. di Ancona: il santuario loretano; come sost., abitante o nativo di Loreto. È forma che concorre nell’uso con il più letter. lauretano (v.).