REED, Lou

Enciclopedia Italiana - IX Appendice (2015)

REED, Lou (propr. Lewis Allan)

Stefano Oliva

Cantautore e musicista statunitense, nato a Freeport (New York) il 2 marzo 1942 e morto a Long Island (New York) il 27 ottobre 2013. Personaggio trasgressivo e carismatico, è stato una tra le più riconosciute e celebrate icone del rock; il suo stile musicale, fatto di aggressive distorsioni chitarristiche e solide strutture ritmiche associate a un cantato quasi monocorde, vicino alla declamazione, ne ha fatto un modello per le successive generazioni di artisti alternative rock. Vincitore di un Grammy music award nel 1998, grazie alle numerose collaborazioni con personalità di spicco della musica e dell’arte contemporanea, è riuscito a inserire il rock nel più ampio contesto culturale della seconda metà del Novecento.

Il suo debutto risale al 1966 come leader del gruppo Velvet Underground: l’album d’esordio The Velvet Underground & Nico (1967), prodotto dal padre della Pop art statunitense Andy Warhol, divenne subito un disco di culto, anticipando alcune correnti musicali come il punk e l’indie rock. R. collaborò con la band fino al 1970 pubblicando diversi lavori (White light/White heat, 1968; The Velvet Underground, 1969; Loaded, 1970). Nel 1972 debuttò come solista con l’album Lou Reed, seguito a pochi mesi di distanza dal fortunato Transformer, prodotto dal cantautore inglese David Bowie.

Lou Reed

I lavori successivi riflettono l’inquietudine di una personalità tormentata e in continua evoluzione: si passa così dai toni cupi del concept album Berlin (1973) alle sperimentazioni elettriche di Metal machine music (1975), dai fortunati dischi dal vivo Rock n roll animal (1974) e Lou Reed live (1975) ai lavori degli anni Ottanta, più maturi ed equilibrati (The blue mask, 1982; Mistrial, 1984; New York, 1989).

Negli anni Novanta il successo dell’artista era ormai consolidato: vennero pubblicati gli album Magic and loss (1992) e Set the twilight reeling (1996); nello stesso periodo il cantante fu impegnato in una tournée mondiale in occasione della reunion dei Velvet Underground. Accanto alla consuete produzioni rock (Ecstasy, 2000; The raven, 2003; Hudson River wind meditations, 2007), nel 2008 si dedicò alla musica d’avanguardia fondando l’ensemble Metal machine trio, con cui realizzò l’album dal vivo The creation of the Universe; nello stesso anno, in collaborazione con il sassofonista jazz John Zorn e la violinista Laurie Anderson, pubblicò il disco di musica sperimentale The Stone. Issue three. Una nuova collaborazione aprì il decennio successivo: insieme ai Metallica, storica rock band statunitense, pubblicò l’album Lulu (2011), liberamente ispirato all’omonima opera del compositore viennese Alban Berg.

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