Bourgeois, Louise

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Scultrice francese (Parigi 1911 - New York 2010). Artista tra le più interessanti del Novecento europeo, dopo una prima produzione pittorica in cui ha elaborato una propria figuratività simbolica di ispirazione surrealista, la sua ricerca si è focalizzata sull'esplorazione della psiche e della sessualità. Alla sua opera sono state dedicate importanti rassegne e retrospettive.

Vita e attività

A Parigi ha studiato matematica alla Sorbona e quindi pittura, tra l'altro all'Académie des beaux-arts (1936-38) e con F. Léger; nel 1938, con il marito Robert Goldwater (1907-73), storico dell'arte, si è trasferita a New York dove è entrata in contatto con J. Miró, A. Masson, M. Duchamp e con gli espressionisti astratti. Nell'ambito delle arti plastiche, la sua ricerca  ha indagato temi esistenziali e autobiografici: dalle prime strutture sottili in legno (Sleeping figure, 1950, New York, Museum of modern art) si è rivolta all'uso di materiali non tradizionali, accostando parti finemente rifinite a masse di materiali diversi non lavorati (Torso/Selfportrait, 1963-64, New York, Museum of modern art). A partire dagli anni Sessanta e Settanta ha elaborato opere e installazioni, spesso segnate da espliciti riferimenti alla sessualità, che esprimono le più profonde inquietudini dell'inconscio (Cumul I, 1969, Parigi, Musée national d'art moderne; The destruction of the father, 1974, New York, coll. Xavier Fourcade; serie delle Tane, 1965-70, e delle Celle, 1989-93; The nest, 1994, San Francisco, Museum of modern art). La sua opera, che ha avuto ampi riconoscimenti negli Stati Uniti e in Europa, è stata esposta in importanti personali e rassegne: Museum of modern art, New York (1982); Musée d'art moderne de la Ville de Paris (1995); Biennale di Venezia (1993, 1995 e 1999; in quest'ultima ha ricevuto il Leone d'oro alla carriera); Tate Modern, Londra (2007-08); Freud Museum, Londra (2012); The Jewish Museum, New York (2021); Hayward Gallery, Londra (2022). Importanti retrospettive italiane dell'artista sono state allestite presso il Museo di Capodimonte (2008) e alla Fondazione Vedova di Venezia (2010). L'artista ha raccolto articoli, scritti e carteggi nel testo autobiografico Destruction du père, reconstruction du père. Écrits et entretiens 1923-2000 (2000; trad. it. 2009), redatto in collaborazione con M.-L. Bernadac e H.-U. Obrist.

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