Lucera

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Comune della prov. di Foggia (338,7 km2 con 34.671 ab. nel 2008), nella parte occidentale del Tavoliere. Situata in una fertile zona agricola (olivi, viti, frutta, ortaggi), è importante centro commerciale con industrie alimentari, meccaniche e dei materiali da costruzione.

Capoluogo di gastaldato con i Longobardi, fu presa nel 10° sec. dai Bizantini. Occupata dai Normanni nel 1070, passò poi agli Svevi e Federico II ne fece una delle rocche più forti d’Italia e l’affidò a una colonia di Saraceni (1224-46). L. fece trionfare Manfredi sul partito pontificio, si sollevò nel 1267 contro gli Angioini, sostenne Corradino e di nuovo si ribellò nel 1270; Carlo I d’Angiò, riconquistatala, vi immise 140 famiglie provenzali. La lotta fra queste e i Saraceni si concluse con la distruzione di L. ordinata da Carlo II. L. vide nuova prosperità con Ladislao. Teatro di varie vicende militari durante la lotta franco-spagnola nel Regno fra il 15° e il 16° sec., si eresse a repubblica in seguito al moto di Masaniello (1648) e nel 1692 tornò al demanio. Capoluogo della Capitanata, fu soppiantata nel 1806 da Foggia. Partecipò ai moti del 1820-21 e nel 1848 aderì alla Federazione delle cinque province convocata a Potenza.

Il castello di Federico II occupa l’area su cui sorgeva l’antica acropoli, di cui restano testimonianze entro il recinto dello stesso.

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Materiali da costruzione

Moti del 1820-21

Carlo i d’angiò

Federico ii

Longobardi