Einàudi, Ludovico

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Compositore e pianista italiano (n. Torino 1955), figlio di Giulio Einaudi. Allievo di A. Corghi e L. Berio, ha sviluppato un linguaggio musicale ricco di riferimenti alla tradizione classica, ma attento alle avanguardie e alle suggestioni della musica pop e folk. Autore di un'ampia produzione di musica da camera, nel 1990 ha pubblicato Stanze, 16 composizioni per arpa elettrica (1990), a cui hanno fatto seguito Le onde (1996) e I giorni (2001), cicli di brani per pianoforte. Tra i lavori per la musica orchestrale si ricordano: Per vie d'acqua (1981); Rondò (1982); Contatti (1988); Selim (1997). E. ha anche composto musiche per il teatro e per la danza (Sul filo di Orfeo, 1983; Time out, 1988; The emperor, 1991; Salgari, 1994; Edgar Allan Poe, 1997) e per il cinema (Treno di panna, 1988; Acquario, 1996; Aprile, 1998; Luce dei miei occhi, 2001; Ovunque sei, 2004; This is England, 2006). Tra le incisioni più recenti: La Scala: Concert 03 03 03 (2003); Una mattina (2004); Divenire (2006); Cloudland (in collab. con i fratelli Lippok, 2009); Nightbook (2009); The Royal Albert Hall Concert (2010); In a time lapse (2013). Maestro concertatore dell'orchestra popolare La notte della Taranta (2010-11), nel 2012 ha portato in scena The elements, progetto ispirato al suo maestro L. Berio. Nel 2015 ha pubblicato gli album Taranta Project, risultato di un processo di rielaborazione del lavoro che ha svolto come Maestro concertatore, e Elements, mentre è del 2020 il box Seven days walking.

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