BRIZZOLARA, Luigi

Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 14 (1972)

BRIZZOLARA, Luigi

AA. Salmoni Cevidalli-F. Sborgi

Nacque a Chiavari l'11 luglio 1868 da Antonio e da Giuseppina Della Cella. Dedicatosi sin da giovane alla scultura, si trasferì all'età di circa vent'anni a Genova, ove presso la locale Accademia Ligustica di Belle Arti ebbe modo di perfezionarsi alla scuola dello scultore G. Scanzi, di cui fu il discepolo prediletto. Già in questi primi anni ebbe modo di distinguersi con la statua raffigurante Ismaele morente (ubicazione ignota) premiata con una medaglia d'argento alla Mostra colombiana di Genova (1892). Vinse poco dopo il concorso per la tomba di G. B. Castagnola (con la raffigurazione della Visione di Cristo) per il cimitero monumentale di Staglieno (Genova).

Cospicua la produzione di monumenti funebri (ricorderemo la tomba Risso-Zerega, nel cimitero di Staglieno, l'altare per la cappella votiva per i caduti della prima guerra mondiale, nel cimitero di Genova-Sampierdarena, e il monumento a Emanuele Gonzales, nel cimitero di Chiavari), oltre che di ritratti (busto di Paolo Giacometti, 1916, Genova, villetta di Negro; busto di Elia Lavarello, Genova, villa Lavarello). Nel 1898 il B. eseguì un complesso monumento a Vittorio Emanuele II, nella piazza di Nostra Signora dell'Orto a Chiavari (cfr. Ill.ital., 21 ag. 1898, p. 136). Sempre a Chiavari ma operò anche in numerose altre cittadine della Riviera di Levante - eseguì a più riprese diverse statue, fra cui, per la chiesa di S. Giovanni Battista, quelle dei profeti Isaia e Malachia (cappella del Crocifisso), del S.Giovanni e di S.Marco Evangelista, che furono collocate sulla facciata rifatta.

Il 19 nov. 1904 sposò, in Genova, Maria Ranzini.

Nel marzo del 1907, in collaborazione con l'architetto G. Morelli, il B. partecipò ad un concorso indetto dalla Repubblica argentina per un monumento da erigersi a Buenos Aires in commemorazione del centenario dell' indipendenza (25 maggio 1910): risultarono vincitori (1909) e si aggiudicarono il primo premio di 10.000 pesos d'oro.

Il bozzetto - elaboratissimo, secondo il gusto retorico e scenografico dell'epoca - presentava un vero e proprio complesso mopumentale, che prevedeva fra l'altro al suo interno un salone, adorno di mosaici e marmi preziosi, destinato al Museo dell'Indipendenza, oltre a scalee e a gruppi statuari (cfr. Ill. ital., 23 ag. 1908, p. 178; 18 luglio 1909).Nel 1920 il B. si recò a San Paolo del Brasile per partecipare a un concorso per il monumento commemorativo dell'indipendenza brasiliana. Si classificò al secondo posto e pertanto il suo progetto non fu realizzato.

A San Paolo lasciò altre opere: il mausoleo della famiglia Matarazzo nel cimitero della Consolação, che per le sue proporzioni è ancor oggi uno dei più grandi monumenti funebri del mondo; l'arma di Ermelino Matarazzo (ospedale Matarazzo); statue per privati (ad esempio, per la famiglia Carvalcho) e diversi monumenti funebri. Nel peristilio del Museo dell'Indipendenza, sulla collina d'Ypiranga, si ergono a destra e a sinistra due statue del B. alte ben tre metri e mezzo: Antonio Tavares e Fernão Dias Paes. Una statua di Fernão Dias Paes, quasi identica a quella del museo, ma in pietra, si trova nel giardino pubblico dell'Avenida Paolista.

In quegli anni un comitato della colonia italiana di San Paolo affidò al B. il progetto e l'esecuzione di un monumento a Carlos Gomes, da offrire alla città per il centenario dell'indipendenza brasiliana (7 settembre 1922). Esso fu inaugurato il 12 ottobre 1922con grandissimi festeggiamenti: è costituito da gruppi e statue, distribuiti sulla gradinata che unisce l'Anhagabaú, arteria principale della città, al Teatro Municipal. La statua di Gomes spicca su un largo piedistallo, sotto cui è una vasca con un gruppo di cavalli marini trainanti la gloria del Brasile attraverso l'Oceano; sparse sulla scalinata, su basi di granito rosso, sono disposte numerose statue simboliche in bronzo - eccetto i gruppi della Musica e della Poesia, che sono stati realizzati in marmo.

Il B. partecipò anche al concorso (1923) per un monumento alla Repubblica brasiliana, da erigersi a Rio de Janeiro, nella piazza principale su un area di 2000 metri quadrati; ottenne il primo posto fra un centinaio di scultori di tutto il mondo, senonché il governo brasiliano valendosi della possibilità di scegliere fra i primi tre classificati, preferì al suo il bozzetto dell'italiano B. Ximenes, classificatosi al secondo posto (ma nessuno dei due fu poi eseguito).

Il B., ritornato poco dopo in Italia, eseguì a Chiavari nel 1928 il monumento ai caduti della prima guerra mondiale (cfr. Ill. ital., 1928, II, p. 16), oltre a numerose altre opere.

Morì a Genova l'11 aprile 1937. Insegnante presso l'Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova, ebbe riconoscimenti ed onori; fu anche nominato accademico di Brera honoris causae.

Fonti e Bibl.: Arciuivo do Estato de São Paulon. 8822; necr., in L'ill. ital., 25apr. 1937, p. 424; La Colonia, SãoPaulo, 15apr. 1920; Fanfulla, SãoPaulo, 30 ag., 31 ag., 13 sett, 12 ott., 13 ott. 1922; Emporium, LVIII (1923), p. 319; Vie d'Italia e dell'America Latina, 1928, pp. 517-524; A. Cappellini, Ville genovesi, Genova 1931, p. 105;A. De E. Taunay, Guia da Secção Historica do Museu Paulista, SãoPaulo 1937, p. 57 e ill. X, XI, XII, XIII;A. Balbi, L. B., in Genova, XV (1937), pp. 81 s.; A.Cappellini, Chiavari antica e moderna, Genova 1942, pp. 101, 103, 178 s.; H.Vollmer, Künstlerlexikon des XX. Jahrh.s, I, pp. 317 s.

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