CORNARO, Luigi

Enciclopedia Italiana (1931)

CORNARO, Luigi

Umberto Bosco

Discendente dell'illustre famiglia dei Corner, Luigi (Alvise) C. amò negli ultimi tempi di sua vita crescersi gli anni; ma è certo che nacque a Venezia nel 1475 e morì a Padova l'8 maggio 1566. Si dedicò soprattutto allo studio e alla pratica della "santa agricoltura", dell'idraulica, dell'architettura; bonificò e spinse la Repubblica a bonificare; protesse artisti e letterati, tra cui il Ruzzante; costruì magnifici edifizî e ville.

Tuttavia, la sua fama non avrebbe, come ha, varcato i confini d'Italia, né sarebbe giunta così piena e fresca sino a noi, se il C. non fosse stato anche un appassionato e deliziosamente ingenuo apostolo della vita sobria.

Ad essa egli doveva la sanità riacquistata a 40 anni, dopo molte sofferenze; ad essa la gioconda longevità: la raccomanda perciò agli uomini in un trattato Della vita sobria, pubblicato a 83 anni (1ª ed., Padova 1558), cui seguirono nel 1561 nel 1563 e nel 1565 (Padova) altri tre scritti del medesimo argomento; tutti ebbero gran numero di edizioni e di traduzioni, sino ai nostri giorni. E a ragione: ché questi scritti, piani, piacevoli, lontani dalle esagerazioni del fanatico, hanno un singolare potere di persuasione e si elevano spesso - specie dove il C. descrive la propria felice vita senile - a un tono di calda poesia idilliaca.

Bibl.: E. Lovarini, Le ville edificate da A. C., in L'arte, II (1899); V. Rossi, in Fanfulla della domenica, XXVI, 13 marzo 1904; P. Molmenti, pref. all'edizione della Vita sobria, Milano 1905; A. Pompeati, in Saggi critici, Milano-Roma-Napoli 1916, pp. 51-86; A. Mortier, in Études ital., Parigi 1930, pp. 5-19.

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