Luigi Filippo re dei Francesi

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Figlio (Parigi 1773 - Claremont, Surrey, 1850) di Luigi Filippo Giuseppe duca d'Orléans (detto Égalité) e di Luisa di Borbone. Fu dapprima favorevole alla Rivoluzione francese, ma in seguito scelse di abbandonare la Francia (1793) e assunse il titolo di duca d'Orléans. Rientrato a Parigi con la Restaurazione, guidò l'opposizione liberale alla monarchia borbonica; dopo l'insurrezione parigina del luglio 1830, caduto Carlo X, L.F. fu proclamato re. Fautore dello sviluppo della borghesia finanziaria e industriale, fu poi rovesciato dalla rivoluzione del 1848 e costretto a espatriare in Inghilterra.

Vita e attività

. Duca di Chartres, scoppiata la Rivoluzione francese (1789) fu con il padre tra i primi nobili a unirsi al Terzo stato; membro del club dei giacobini (1790), generale repubblicano (sett. 1792), prese parte alle battaglie di Valmy e di Jemappes; successivamente seguì il suo comandante, Ch.-Fr. Dumouriez nell'orientamento controrivoluzionario, e con lui riparò poi tra gli Austriaci. Assunto nell'esilio il titolo di duca d'Orléans, mise in atto un'abilissima politica, che da un lato tese al riavvicinamento con il ramo primogenito dei Borboni (realizzato in pieno dopo il colpo di stato napoleonico del 1799), e dall'altro a non compromettersi di fronte al sentimento nazionale francese, con l'astenersi dai tentativi armati degli emigrati. Fu in Svizzera, poi in America (1796-99), in Inghilterra (1801-08) e infine in Sicilia, dove sposò (1809) Maria Amelia, figlia del re Ferdinando IV. Ritornato a Parigi con la Restaurazione e rientrato in possesso dei propri titoli e del patrimonio, che riuscì ancora ad aumentare, fece della propria casa il centro di raccolta di una prudente quanto costante e abilissima opposizione liberale alla monarchia borbonica. Con le giornate del luglio 1830, che rovesciarono il re Carlo X, L. F., grazie alla debolezza del partito repubblicano e al timore di La Fayette di una rivoluzione sociale, riuscì a imporsi. Dapprima luogotenente del regno, il 9 agosto 1830 ascese al trono. La sua particolare concezione di regno e di governo (ordine all'interno, pace all'esterno e sviluppo della borghesia finanziaria e industriale) s'incarnò soprattutto nel lungo ministero di F. Guizot (1840-48). I tentativi di riprendere contatto con le monarchie conservatrici gli alienarono, negli ultimi anni del suo regno, l'appoggio della borghesia liberale; travolto dalla rivoluzione del 24 febbraio 1848, L. F. dovette riparare in Inghilterra.

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