LUND

Enciclopedia dell' Arte Medievale (1997)

LUND

A. Andrén

(Londinum Gothorum nei docc. medievali)

Città della Svezia meridionale, nel dip. di Malmöhus, a km. 10 ca. dal mare, ovvero dallo stretto di Öresund, situata nell'area sudoccidentale della Scania, regione che nel Medioevo faceva parte della Danimarca.Il nome della città, fondata probabilmente come centro regio ed ecclesiastico, compare per la prima volta su alcune monete coniate intorno al 1020: L. fu infatti uno dei centri sede di zecca più importanti della Danimarca fin verso il 1440. Divenuta sede vescovile della Danimarca orientale intorno al 1050, L. risulta citata come metropolis civitas nei Gesta Hammaburgensis ecclesiae pontificum (IV, 8, 111; MGH. SS rer. Germ., II, 19173, p. 235), scritti intorno al 1070 da Adamo di Brema. Il Capitolo del duomo venne istituito nel 1085 grazie a una sostanziosa donazione regia e L. fu elevata a sede arcivescovile di tutta la Scandinavia nel 1104; in seguito, dopo la costituzione di una provincia ecclesiastica norvegese (1152) e di una svedese (1164), L. rimase sede arcivescovile della Danimarca sino alla Riforma protestante, nel 1536.Grazie alle sue numerose funzioni di carattere politicoamministrativo ed ecclesiastico, L. divenne nel sec. 12° una delle città più grandi e importanti della Scandinavia; mantenne la sua posizione dominante per tutto il Duecento e solo nel sec. 14° perse gran parte del suo ruolo economico, in concomitanza con lo sviluppo della vicina città di Malmö. Nel sec. 15° L. divenne un centro prevalentemente ecclesiastico, dominato dalla sede arcivescovile e da altre istituzioni religiose, per perdere poi tale ruolo con il sec. 16°, pur rimanendo comunque un importante centro amministrativo della Corona danese fino al 1600 circa.L. è raffigurata per la prima volta in un'incisione di Franz Hogenberg del 1586 ca.; la topografia medievale della città è riprodotta in un abbozzo di pianta del 1589 e descritta in un testo dello stesso decennio (Copenaghen, Kongelige Bibl.).A causa delle innumerevoli demolizioni all'epoca della Riforma e dei danni assai ingenti causati dalle guerre dano-svedesi del 1644-1645 e del 1675-1679, si conservano scarse vestigia della città medievale; ciò nonostante, la topografia di L. nel Medioevo è ben nota grazie a vaste ricerche archeologiche avviate sin dal 1890.La città era circondata da una fortificazione lunga km. 3,7, costituita da un fossato con terrapieno verso l'interno, completato da una palizzata in legno; del terrapieno si conservano ancora m. 570 nell'attuale parco cittadino; ai quattro punti cardinali della città sorgevano porte in laterizio, aggiunte probabilmente nel Trecento e nel Quattrocento, mentre la fortificazione, non databile con precisione, risulta indirettamente citata nel 1124 e appare costruita in diverse sezioni diseguali.La rete viaria medievale, ancora in gran parte conservata, può esser fatta risalire alla prima metà dell'11° secolo. Al centro della città si trovava una piazza triangolare, collegata alla porta meridionale da un'ampia strada, su entrambi i lati della quale si aprivano vie laterali parallele; al di fuori di quest'area la rete viaria era molto irregolare. La piazza, attestata come tale sin dall'inizio del sec. 11°, ricevette una prima pavimentazione in legno intorno al 1100, mentre altre strade importanti furono pavimentate in legno o in pietra nel 12° secolo.Il duomo, dedicato a s. Lorenzo, fortemente restaurato e, in parte, ricostruito fra il 1833 e il 1880, è il più grande edificio romanico della Scandinavia. Sono state riscontrate incerte tracce di una o forse due chiese più antiche; quella attuale, eretta in arenaria fra il 1105 e il 1160, presenta un impianto basilicale a tre navate monoabsidato, con transetto, cripta (consacrata nel 1123) e due torri di facciata, ricostruite nel 1868-1876. Dopo un disastroso incendio nel 1234, la navata centrale fu coperta da una volta protogotica e l'edificio venne rinforzato con contrafforti esterni; intorno al 1320 e al 1420 sul lato meridionale furono erette due grandi cappelle gotiche in laterizio. Tra il 1510 e il 1520 intervenne un radicale restauro, durante il quale si provvide a drenare la cripta e si procedette alla sopraelevazione del transetto.Carattere anglonormanno mostrano le colonne nel coro della cripta e quelle nei campanili, mentre la decorazione plastica intorno ai portali meridionale e settentrionale e quella del transetto presentano chiari influssi stilistici lombardi. Nella cripta si trovano un sarcofago del 1510 ca. e un fonte scolpito nel 1514 da Adam van Düren; si conservano inoltre tre statue in bronzo della metà del Duecento, stalli in buone condizioni del 1370 ca., un orologio astronomico della fine del Trecento, ricostruito nel 1923, un tabernacolo dell'altare maggiore (1398), resti di altri quattro tabernacoli quattrocenteschi più piccoli e un candelabro in bronzo a sette bracci (fine sec. 15°). Nel Domkyrkomus. possono essere citati due vessilli da processione (fine sec. 15°), un saio italiano da corista (seconda metà sec. 15°) e un velo fiammingo (1509).Nel sec. 12° era annesso al Capitolo del duomo uno scriptorium, dell'attività del quale si conservano un Necrologium Lundense (1120 ca.; Lund, Universitetsbibl., medelt. 6), con iniziali miniate, e una miniatura di frontespizio di un evangeliario (metà sec. 12°; Uppsala, Universitetsbibl., C83).A N del duomo era situata la fortezza dell'arcivescovo, Lundagaard, collegata con un corridoio di comunicazione al transetto settentrionale e rasa al suolo nel corso del 17° secolo. Nel Cinquecento la fortezza presentava un impianto rettangolare irregolare, con mura perimetrali in mattoni; lungo il lato meridionale sorgevano l'alloggio privato dell'arcivescovo e un palazzo, lungo quello occidentale gli edifici d'uso e un torrione con una porta d'accesso, mentre le parti settentrionale e orientale comprendevano i fabbricati che ospitavano la servitù. La storia edilizia del complesso è poco nota; conquistato nel 1299 e nel 1368, resistette a un'aggressione nel 1452; gli unici resti ritrovati facevano parte dell'alloggio privato dell'arcivescovo, che era un grande edificio in laterizio degli inizi del Duecento.A O del duomo era situata la residenza del re, citata per la prima volta nel 1140 ca. e donata al duomo intorno al 1380. Di tale struttura si conoscono un edificio in pietra della fine del sec. 11°, eliminato nel 1702, e un palazzo in laterizio del 1200 ca., demolito in parte nel 1702 e in parte nel 1842.La zecca reale, che funzionò sino al 1440 ca., quando il conio fu spostato alla vicina città di Malmö, nel 1458 passò sotto la proprietà del duomo; alcuni resti di mura di datazione sconosciuta attestano che essa doveva essere composta da una o più strutture in laterizio.Nel 1310 sono documentati i consiglieri, mentre il municipio risulta citato per la prima volta alla metà del Trecento; il palazzo del municipio, che era una costruzione a traliccio trecentesca, sorgeva sul lato orientale della piazza principale.Intorno al 1510, contemporaneamente al restauro del duomo, Adam van Düren eresse un acquedotto in pietra che, da una fonte situata nella cripta, conduceva l'acqua alla fontana della piazza e, da lì, a diverse altre fontane.Il monastero benedettino di Ognissanti, fondato prima del 1089, disciolto nel 1552 e in rovina nel Seicento, venne raso al suolo fra il 1693 e il 1707. Si ritiene che la prima chiesa del monastero fosse stata eretta alla fine del sec. 11° come basilica a tre navate e, dopo un disastroso incendio nel 1192, ricostruita con il medesimo impianto ma in mattoni, in forme attestanti influssi stilistici della Francia settentrionale.La fondazione del monastero femminile benedettino, dedicato a s. Pietro, risale a una data immediatamente a ridosso del 1145; dopo il 1580 gli edifici abbaziali, situati a N della chiesa, furono abbattuti. La prima chiesa, che fungeva anche da parrocchiale, era stata costruita in pietra, in stile romanico, e presentava un impianto con navata, coro e abside, sostituito nei primi decenni del Trecento da una chiesa gotica 'a sala' in mattoni, con coro tripartito e, nella parte occidentale, tracce di una galleria separata per le monache.Il monastero premostratense della Trinità, fondato intorno al 1150, inglobò una precedente chiesa romanica in pietra risalente al 1100 ca., alla quale furono aggiunti un transetto, un coro più ampio, un'abside e un campanile. Dopo lo scioglimento della comunità nel 1330 ca., il transetto fu raso al suolo, mentre il resto di quella che nel frattempo era divenuta una parrocchiale venne demolito solo intorno al 1540; a N della chiesa sono state rinvenute, in posizione irregolare, strutture in pietra e legno che dovevano costituire parte degli edifici abbaziali.La fondazione del convento dei Domenicani risale al 1220; alla sua chiusura nel 1537 seguì poco tempo dopo la demolizione. La chiesa tardoromanica in laterizio presentava una sola navata, con coro rettilineo e torricelle; un forno in mattoni della fine del Trecento è stato rinvenuto a E della chiesa.Al convento dei Francescani, che venne fondato nel 1238, fu annesso dal 1438 al 1538 uno studium generale. La chiesa tardoromanica, in laterizio a una sola navata - ampliata alla fine del Duecento con un coro più vasto -, dopo un incendio venne ricostruita in stile gotico, ancora in laterizio e a una sola navata ma con volte a stella, e riaperta nel 1383, per essere poi chiusa nel 1538 e infine demolita alla metà del Cinquecento.Una casa giovannita, collegata al convento di Antvorskov in Sjaelland e citata per la prima volta nel 1311, passò in proprietà di un privato nel 1496; sullo spiazzo dove era situata sono stati ritrovati resti di un grande edificio in pietra.A m. 500 a E della città sorgeva un ospedale, fondato intorno al 1150 e caratterizzato da fabbricati in legno distribuiti irregolarmente; la chiesa annessa, che sorgeva sul lato settentrionale, era un edificio romanico in pietra, con navata, coro - in seguito ampliato - e abside; un campanile occidentale venne eretto successivamente. Dopo la chiusura nel 1587 l'ospedale venne raso al suolo.Oltre a queste istituzioni, esistevano a L. diciotto parrocchiali, tutte localizzate grazie a ritrovamenti di tombe a esse collegate (ne sono state esaminate diecimila) o di muri; si sono inoltre ritrovati altri due edifici religiosi che in precedenza non erano stati identificati. La chiesa più antica di L. - situata nel punto in cui sorse in seguito la chiesa della Trinità, poi collegata al monastero premostratense - era anche la più antica chiesa in legno della Scania, databile dendrocronologicamente al 990 ca., e doveva svolgere la funzione di chiesa di riferimento per l'attività missionaria, che interessava un'area molto vasta.Intorno al 1050 a questa prima chiesa in legno se ne aggiunsero almeno altre otto, due delle quali non sono state identificate, mentre le altre sei corrispondono alle attuali S. Andrea, S. Clemente, S. Maria Minore, S. Michele, S. Martino e S. Stefano. A partire dal 1100 ca. queste costruzioni in legno cominciarono a essere sostituite da chiese romaniche in pietra di impianto assai semplice (navata, coro, abside); inoltre, nella prima metà del sec. 12°, ne furono erette altre tredici, probabilmente ex novo, in pietra; almeno sette di esse avevano un campanile. Nel Trecento e nel Quattrocento nella maggior parte dei casi le coperture vennero sostituite da volte gotiche in laterizio. Le parrocchiali furono rase al suolo nel 1537 o poco dopo, con l'eccezione di quella di S. Giacomo, demolita verso la fine del Cinquecento. Due dei cimiteri, dedicati l'uno a s. Pietro, nei pressi della Bredgatan, e l'altro a s. Maria Magle, rimasero in uso fino al 1816.Il più antico edificio civile di L. può essere datato dendrocronologicamente al 990 circa. Nell'edilizia civile prevalse in una prima fase una tipologia a piccole case di argilla, frammiste a singole costruzioni ellittiche; a partire dalla metà del sec. 11° prevalsero invece gli edifici in legno e solo nel 14° se ne cominciarono a costruire a traliccio, tecnica che, a partire da quell'epoca, divenne caratteristica dell'edilizia urbana di L. fino all'inizio dell'Ottocento. L'aristocrazia locale e, in seguito, anche il clero del Capitolo cominciarono a costruire in mattoni a partire dal sec. 13°; alla fine del Medioevo esistevano ca. trentacinque edifici civili in laterizio e, fra questi, se ne conservano tre del periodo compreso fra il sec. 13° e il 14°; si tratta di costruzioni semplici, di impianto rettangolare, con vani sotterranei e due nuclei abitativi.Tutti i reperti archeologici provenienti da L. sono custoditi al Kulturhistoriska Mus., mentre i manufatti legati al duomo si trovano nel Domkyrkomus., parte del Lunds Univ. Historiska Museum.

Bibl.: O. Rydbeck, Lunds domkyrka, byggnadens och dess inventariers historia enligt nyaste forskningsresultaten [Il duomo di L., la storia dell'edificio e del suo inventario secondo gli ultimi risultati della ricerca], in Lunds domkyrkas historia, 1145-1945 [La storia del duomo di L., 1145-1945], a cura di E. Newman, Lund 1946, I; R. Blomqvist, Lunds historia, medeltiden [Storia di L., il Medioevo], Lund 1951; E. Cinthio, Lunds domkyrka under romansk tid [Il duomo di L. in epoca romanica] (Acta archaeologica Lundensia, 1), Lund 1957; A. Andrén, Lund (Riksantikvarieämbetet och Statens historiska museer, rapport 26), Stockholm 1980; id., Lund, tomtindelning, ägostruktur, sockenbildning [L., suddivisione territoriale, struttura della proprietà e formazione delle parrocchie] (Riksantikvarieämbetet och Statens historiska museer, rapport 56), Stockholm 1984; T. Nilsson, Drottenskyrkan och dess föregångare. Nya arkeologiska rön i Lund [La drottenskyrka e i suoi precedenti. Nuovi risultati archeologici], Kulturen, 1985, pp. 173-182; G. Axel-Nilsson, Thesaurus cathedralis Lundensis. Lunds domkyrkas medeltida skattsamling [Thesaurus cathedralis Lundensis. La raccolta medievale di oggetti preziosi del duomo di L.], Göteborg 1989; Skånska kloster [I conventi della Scania], a cura di E. Cinthio (Skånes Hembygdsförbunds årsbok, 1987-1988), Lund 1989; P. Carelli, Gråbrödraklostrets kyrka i Lund [La chiesa del convento dei Francescani a L.] (Rapport över arkeologisk undersökning, 4), Lund 1993; G. Eriksdotter, Stortorget Lund [La piazza principale di L.] (Arkeologiska rapporter från Lund, 7), Lund 1994; A. Andrén, P. Carelli, T. Nilsson, Lundagård före Hårleman [Lundagård prima di Hårleman] (Arkeologiska rapporter från Lund, 9), Lund 1995.A. Andrén

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