Lunigiana

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Regione naturale e storica appartenente in parte alla Toscana (prov. di Massa e Carrara), in parte alla Liguria (prov. della Spezia) e in parte minore all’Emilia (prov. di Parma). Corrisponde al bacino della Magra e dei suoi affluenti e, benché i suoi confini non siano precisi, basandosi solo sulla tradizione, può essere compresa entro una linea che, partendo dalla costa presso Moneglia e attraversando il Passo del Bracco, raggiunga quello di Cento Croci, segua quindi lo spartiacque appenninico fino al Passo del Cerreto e al Monte Belfiore e scenda nuovamente al mare, a S di Montignoso, tra Massa e Pietrasanta. Nel territorio sono estese le colture di viti, ulivi e cereali; ampiamente praticato l’allevamento. Industrie chimiche.

La Lunigiana ebbe una funzione cardinale nella secolare difesa del limes, finché le sue difese furono debellate da Rotari verso il 640. Durante la dominazione longobarda fu unita a Lucca; nel 10° sec. l’unità politico-amministrativa si costituì in un comitatus; con il conte Oberto I, nel 951 la Lunigiana si staccò dalla Toscana e si unì ai comitati di Genova e Tortona per costituire la marca della Liguria orientale. Venendo meno l’ufficio politico della marca e del comitato, gli Obertenghi dovettero cedere progressivamente al predominio del vescovo di Luni. Nel 1202 i Malaspina si accordarono con lui per una specie di condominio della Lunigiana. Premuto da Genovesi, Lucchesi e Pisani, il comitato vescovile tramontò con la pace di Castelnuovo (1306) stipulata fra il vescovo Antonio e i Malaspina. Da allora la storia della Lunigiana perse ogni carattere unitario. I Genovesi, superato il confine della Magra (15° sec.), difesero ripetutamente il loro dominio del Sarzanese contro Firenze. I Fiorentini avanzarono progressivamente nella Val di Magra inferiore e fondarono il capitanato del Terziere; nel 1650 acquistarono Pontremoli e il suo contado. Si mantenne autonomo il ducato di Massa e Carrara. In seguito al congresso di Vienna (1815), la regione rimase tripartita tra il Regno di Sardegna, il ducato di Modena e quello di Parma.

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