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Enciclopedia Dantesca (1970)

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Mario Medici
Ugo Vignuzzi

Le 1142 attestazioni della voce nelle opere di D. sono così distribuite: 45 nella Vita Nuova, 66 nelle Rime (più 7 nelle Rime dubbie), 323 nel Convivio, 506 nella Commedia, 182 nel Fiore e 13 nel Detto; in poesia è frequentissima all'inizio di verso (nella Commedia 371 casi), e più volte è usata all'inizio di periodo. Per eufonia, mad'i', in Fiore XL 10.

La congiunzione stabilisce un rapporto tra due concetti, nell'ambito di una proposizione, e talora in, o fra due proposizioni, dei quali il secondo: a) si oppone al primo, esprimendo un contrasto (funzione oppositivo-contrastiva), oppure: b) limita e modifica il primo, senza negarlo totalmente (funzione limitativo-modificativa). In concomitanza a tali funzioni fondamentali ma sovente introduce una determinazione aggiuntiva di ampliamento, o distintiva puntualizzante. Per lo più, all'inizio di periodo, pur senza marcare un'opposizione netta, stabilisce un passaggio o introduce un altr'ordine di fatti.

1.1. La correlazione oppositiva, il cui primo elemento è per lo più espresso negativamente, può instaurarsi in partic. fra: a) sostantivi: If I 104 Questi non ciberà terra né peltro, / ma sapïenza, amore e virtute; XXXI 31 non son torri, ma giganti; Pg VI 77 non donna di provincie, ma bordello; Pd XI 54 chi d'esso loco fa parole, / non dica Ascesi... / ma Orïente; XIII 26 Lì si cantò non Bacco, non Peana, / ma tre persone in divina natura; Cv I II 16 non passione ma vertù sia stata la movente cagione; V 7 non era subietto ma sovrano (e 11, 13 e anche 15); III XIV 10 l'altre anime dire non si possono donne, ma ancille; IV X 5 non... ‛ imperadore ', ma quelli che tenne ‛ imperio '; b) aggettivi: If XIII 4-6 Non fronda verde, ma di color fosco; / non rami schietti, ma nodosi e 'nvolti; / non pomi v'eran, ma stecchi con tòsco; XXII 87 barattier fu non picciol, ma sovrano; XXXIII 93 un'altra gente... / non volta in giù, ma tutta riversata; Cv I VII 10 non sarebbe stata la sua obedienza misurata, ma dismisurata; III IX 14 le cose non paiono unite ma disgregate; X 7 conosce l'amico suo non paziente ma iracundo; IV IV 12 la forza... non fu cagione movente.., ma fu cagione instrumentale; V 12 noi troveremo lei essaltata non con umani cittadini, ma con divini, ne li quali non amore umano, ma divino era inspirato in amare lei; Vn XXV 3 non volgari ma litterati poete queste cose trattavano; c) verbi: If III 51 non ragioniam di lor, ma guarda e passa; Pg III 97 Non vi maravigliate, ma credete; IX 48 non stringer, ma rallarga ogne vigore; XXVII 62 non v'arrestate, ma studiate il passo; Cv III IV 5 non m'accuso, ma iscuso veramente; Rime LXXXV 11 non v'arrestate, ma venite a lei; d) complementi: If XXI 16 non per foco ma per divin' arte; XXXIV 129 non per vista, ma per suono è noto; Pg XI 24 Quest'ultima preghiera... / già non si fa per noi... / ma per color che dietro a noi restaro; Pd VIII 70 non per Tifeo ma per nascente solfo; Cv III VI 6 se essa umana forma... non è perfetta, non è manco de lo detto essemplo, ma de la materia la quale individua; XIV 10 l'altre anime dire non si possono donne, ma ancille, però che non per loro sono una per altrui; Rime LXXIII 11 La tosse... / no l'addovien per omor ch'abbia vecchi / ma per difetto; CII 8 non par ch'ell'abbia cor di donna / ma di qual fiera l'ha d'amor più freddo; Vn II 8 non parea figliuola d'uomo mortale, ma di deo; Fiore XXXVIII 4 non fu d'amor unquanche Deo, / ma di dolor; e) proposizioni: lf XXVI 120 fatti non foste a viver come bruti, / ma per seguir virtute e conoscenza; Pg VII 30 i lamenti / non suonan come guai, ma son sospiri; Cv I IX 4 lo latino averebbe a pochi dato lo suo beneficio, ma lo volgare servirà veramente a molti; XI 7 l'abito di vertude... subitamente avere non si può, ma conviene che per usanza s'acquisti; III III 9 ha l'uomo amore a certo cibo, non in quanto è sensibile, ma in quanto è notribile; Vn III 15 non fue veduto allora per alcuno, ma ora è manifestissimo a li più semplici; Rime XC 37 non che da se medesmo sia sottile / a così alta cosa, / ma da la tua vertude ha quel ch'elli osa; Fiore CXCIII 8 quel dolente, / ch'a ben far non fu anche conoscente, / ma tutto dispendea in ribalderia.

Per i casi considerati, e per altre categorie (avverbi, numerali, ecc.), si confronti anche: If I 96, III 39, XVI 52, XIX 116, XX 77 (non più... ma), XXXIV 98 e 129; Pg XI 2 e 21, XV 32, XX 76, XXVI 56, XXVII 62; Pd II 44, IV 77, VI 107, VIII 108, IX 103 e 105, X 42 e 61, XI 54, XII 94, XV 41, XVI 60, XVII 11 e 34, XVIII 110, XXV 59, XXVII 43; Cv I I 5 e 13, IV 2, VIII 16, IX 3, XII 6; II III 10, IV 14, VI 1 e 9, VII 4, IX 6; III IV 5, V 13 e 18, VIII 17; IV IV 3, VII 8, XXII 14, XXIV 5; Vn VII 4 8, XXV 1 e 8, XXXIII 2; Rime LXXXIII 38, LXXXIV 10, XCI 68, C 39, CVI 6, 16 e 43, CXIII 11; Rime dubbie VII 13 e 14; Fiore XV 5, XXI 4, XLI 3, LXXXII 8, CX 14, CXCIII 8; Detto 24 e 49 (per un'ulteriore documentazione dal Convivio, Vita Nuova e Rime, v. non 5.4.; 3.; 4.1.).

1.2. Talora, nel primo termine, la negazione è espressa da ‛ nullo ', ‛ nessuno ': Pd XIX 90 nullo creato bene a sé la [la prima volontà] tira, / ma essa, radïando, lui cagiona; XXXII 43 per nullo proprio merito si siede, / ma per l'altrui; Cv II XIII 3 nulla scienza dimostra lo proprio subietto, ma suppone quello; IV XXIV 2 De la prima [l'adolescenza] nullo dubita, ma ciascuno savio s'accorda ch'ella dura in fino al venticinquesimo anno; Rime LXXXIII 130 per nessuna grandezza / monta in orgoglio, ma... / quivi si fa laudare; Rime dubbie XXII 5 nullo uom deve sua donna pregare / ... ma desioso nel desio stare.

1.3. Il primo termine può essere rafforzato per una più marcata distinzione: Pg XI 24 Quest'ultima preghiera, segnor caro, / già non si fa per noi, ché non bisogna, / ma per color che dietro a noi restaro; Vn VII 4 7 Amor, non già per mia poca bontate, / ma per sua nobiltate, / mi pose...; Rime LXXXIII 121 Già non s'induce a ira per parole, / ma quelle sole / ricole che son bone; Fiore XC 12 già religïone ivi non grana, / ma grana nel cuor umile e piatoso.

Si voglia anche considerare Pg XXI 131 Già s'inchinava ad abbracciar li piedi / al mio dottor, ma el li disse; e inoltre: Pg XIII 134 Li occhi... mi fieno ancor qui tolti, / ma picciol tempo; Pd XIX 63 e nondimeno / èli, ma cela lui l'esser profondo.

2.1. Quando la congiunzione viene ad avere un valore cumulativo o sottolineativo, il primo termine di correlazione generalmente è rafforzato (‛ non pur... ma '; ‛ non solamente... ma '). L'uso varia tra le diverse opere e tra poesia e prosa. Si danno anzitutto i casi di ‛ non pur... ma ': If VII 113 genti fangose... si percotean non pur con mano, / ma con la testa e col petto e coi piedi; Pg X 33 marmo candido e addorno / d'intagli si, che non pur Policleto, / ma la natura lì avrebbe scorno; Pd XXXIII 16 La tua benignità non pur soccorre / a chi domanda, ma molte fïate / liberamente al dimandar precorre; Cv IV XXV 11 non pure obedienza, soavitade e vergogna la nobile natura in questa etade dimostra, ma dimostra bellezza... del corpo, e II IV 10; Vn XXVI 4 non pur coloro che la poteano sensibilemente vedere, ma li altri sappiano...; Rime L 19 non pur lui, ma suo onor difende; e si vedano inoltre: If XVI 120, Pg XII 126, XIII 66, XXIII 113, Pd I 120, VIII 7, XIV 64, e aggiungi dalla stessa cantica XXX 20 (per il Convivio, v. NON 5.4.1.).

I casi di ‛ non solamente... ma ': Cv I XII 2 non solamente amore, ma perfettissimo amore; III I 1 non solamente vegghiando, ma dormendo; IV VII 9 non solamente è vile, ma vilissimo; XXV 7 non solamente là dove... ma dove...; Vn XXIII 6 non solamente piangea ne la imaginazione, ma piangea con li occhi; XXVI 15 non solamente ne le donne, ma in tutte le persone, e non solamente ne la sua presenzia, ma ricordandosi di lei (per altri esempi, v. NON 3.6.; 6.). Un caso diverso sembra quello di Vn XXVI 12 11 non fa sola sé parer piacente, / ma ciascuna per lei riceve onore.

Particolare è il caso di If V 45 nulla speranza li conforta mai, / non che di posa, ma di minor pena (si confrontino i casi, diversi, di Pd XXX 80, Cv III II 5, Vn XI 3).

2.2. Si ha un rafforzamento in parallelo, nei due termini, con l'uso di ‛ ancora ' ed ‛ eziandio ' nel secondo di essi: a) Cv II XIII 18 Non solamente in tutti insieme, ma ancora in ciascuno; IV II 18 non solamente contempla essa veritade, ma ancora contempla lo suo contemplare medesimo; b) Cv I IV XIII non solamente a quelli a li quali mia fama era già corsa, ma eziandio a li altri; III VIII 21 non pur a migliorare lo bene è fatta, ma eziandio a fare de la mala cosa buona cosa, e I VIII 10, II IV 4, III IV 3 e 12, IV XVI 5, XXVII 7, XXX 5.

3. La congiunzione si accompagna con ‛ nondimeno ', ‛ però ', ‛ pure ', ‛ tuttavia ', a contraddistinguere un valore puntualmente correttivo e limitativo: a) If IX 13 ma nondimen paura il suo dir dienne; Pd XVII 127 Ma nondimen... / tutta tua visïon fa manifesta; b) If XXII 143 Lo caldo sghermitor sùbito fue; / ma però di levarsi era neente; c) Pg XX 63 Mentre che la gran dota provenzale / al sangue mio non tolse la vergogna, / poco valea, ma pur non facea male; e anche Cv III Amor che ne la mente 82 quand'ella la chiama orgogliosa, / non considera lei secondo il vero, / ma pur secondo quel ch' a lei parea; d) Vn XIX 22 a più aprire lo intendimento di questa canzone, si converrebbe usare di più minute divisioni; ma tuttavia chi non è di tanto ingegno... la mi lascia stare; Fiore CXXXVII 5 La Vecchia... / quando gli vide, le ne parve male; / ma tuttavia non ne fece segnale; e Cv I XII 2, Vn IX 6. Inoltre: Detto 307 ella ti renda / del servir guiderdone, / sanza che guiderdone. / Ma tuttor ti ricorde, / se ma' meco t'accorde, / oro e argento apporta.

4. Quando la congiunzione è accompagnata da ‛ non ', questa negazione non tanto viene a negare ciò che si è espresso in precedenza, quanto piuttosto viene a correggerne o a limitarne certi aspetti: If XVII 116 Ella... / rota e discende, ma non me n'accorgo / se non che...; Pg XVIII 38 forse appar la sua matera / sempre esser buona, ma non ciascun segno / è buono; XXVII 21 qui può esser tormento, ma non morte; Pd II 12 del quale / vivesi qui ma non sen vien satollo; XVI 33 con voce più dolce e soave, / ma non con questa moderna favella; Cv I IV 11 l'uomo buono de la sua presenza dare a pochi e la familiaritade dare a meno, acciò che 'l nome suo sia ricevuto, ma non spregiato; III IX 6 Ben è altra cosa visibile, ma non propriamente; Rime dubbie XXIX 2 Molti... / disser parole assai, ma non potero / dir di lui cosa che sembrasse il vero; Fiore XCIII 8 veder potrebbe in che 'l fatto si ne sta, / ma nol consigliere' andarne parlando; CXLVIII 2 I' era bella e giovane e folletta, / ma non era a la scuola de l'amore / istata; Detto 83 Amor... / dice ch'e' diffama, / ma non del mi'; e inoltre If IX 34, XVI 127, Pg XXI 87, XXVI 96, Pd VIII 129, XIX 18, XX 89, XXXIII 139, Cv I VI 7. Con il rafforzamento di ‛ però ': If XIII 104 Come l'altre verrem per nostre spoglie, / ma non però ch'alcuna sen rivesta. Anche in un rapporto di consequenzialità: If I 44 a bene sperar m'era cagione / ... l'ora del tempo e la dolce stagione; / ma non si che paura non mi desse / la vista... d'un leone; IV 71 Di lungi n'eravamo ancora un poco, / ma non sì ch'io non discernessi in parte; Vn XIV 12 13 ond'io mi cangio in figura d'altrui, / ma non sì ch'io non senta bene allore / li guai; e inoltre Cv IV XXVII 9. Cfr. anche il caso di Vn XXV 8 ma non sanza ragione alcuna, ma con ragione.

5. Si unisce a ‛ solo ', ‛ solamente ', al fine di sottolineare o puntualizzare: If V 132 Per più fïate... scolorocci il viso; / ma solo un punto fu quel che ci vinse; XXIV 110 erba né biado in sua vita non pasce, / ma sol d'incenso lagrime e d'amomo; Pd XXVI 117 non il gustar del legno / fu per sé la cagion di tanto essilio, / ma solamente il trapassar del segno; Cv III V 3 per lo mondo io non intendo qui tutto 'l corpo de l'universo, ma solamente questa parte del mare e de la terra; IV I 11 Non sarà dunque mestiere... alcuna allegoria aprire, ma solamente la sentenza secondo la lettera ragionare; Vn XXXI 10 20 no la ci tolse qualità di gelo / né di calore... / ma solo fue sua gran benignitate; Fiore CLX 4 tu per suo danar non ti consenti, / ma sol per grande amor che tu in lui hai; inoltre Cv III XII 9 e, senza negazione nel primo termine (come in If V 132 sopra riportato), ancora Cv IV XXIII 8.

6.1. In inizio di periodo ha in genere valore attenuato di collegamento, che però non è pura e semplice coordinazione, ma esprime oppure sottolinea il passaggio ad altro ordine d'idee che si vogliono legare o sono viste in relazione con quanto precedentemente affermato. Il tipo, proprio dell'uso parlato (spesso interlocutorio e interrogativo), è naturalmente frequentissimo nella Commedia, anche se non mancano esempi per le altre opere. Si cita solo qualche caso: If V 124, VI 88, VIII 35 e 65, XVIII 51, XXIII 97, XXVIII 43, XXIX 93; Pg VII 37, XI 120, XVI 61, XXX 49; Pd VI 16, VIII 145, IX 4 e 139, XVI 49, XXVIII 133, XXXIII 143; Cv II XI 3; Vn XVIII 4, XXXIV 11 12; Rime XCI 92, XCIII 5, CI 31; Fiore XCIII 5.

6.2. Tipicamente dialogico è il modulo ‛ ma + imperativo ': ma dimmi, If II 82, V 118, VI 46 e 60, XI 70, XX 103; Pg XXI 34, XXII 19, XXIII 52, XXIV 10; Pd II 58, III 64, XXIV 85 (ma dì, Pg XXIV 49; ma di ancor, Pd XXVI 49; ma dì, If XIII 52; ma dilmi, e dimmi, Pg XVI 44; ma ditemi, Pd II 49); ma leggi, Pg XXIX 100; ma... pensa, Pd XVIII 130; ma guarda, Pg X 118, Pd XXXI 115; ma vedi, Pg VI 58, Pd XIX 106; ma ficca li occhi, If XII 46, Pg XIII 43; ma vieni, Pd XXXII 115; ma va via, Pg XIV 124; ma seguimi, If XI 112; ma rivolgiti, Pd XXII 19.

7. Per quanto concerne i vari aspetti semantici, si distinguono di seguito i valori fondamentali (la documentazione è puramente esemplificativa, e si completa con gli spogli riferiti in precedenza).

7.1. Denota generica contrapposizione a quanto detto prima, con il significato di " per contro ", " al contrario ", " e invece ", e simili: If II 31 Ma io, perché venirvi?; VII 94, X 51, XVI 127; Pg I 78 Minòs me non lega; / ma son del cerchio...; VI 132 e 134, XXIV 110, XXX 49, Pd VIII 145; Cv I IX 4 lo latino averebbe a pochi dato lo suo beneficio, ma lo volgare servirà veramente a molti; III II 12, IV XVI 6.

7.2. Denota distinzione netta, differenza puntuale o preciso contrasto, con il significato di " e invero ", " all'opposto ": If I 104 Questi non ciberà terra né peltro, / ma sapïenza, amore e virtute; XIII 4-6 Non fronda verde, ma di color fosco; / non rami schietti, ma nodosi e 'nvolti; / non pomi v'eran, ma stecchi con tòsco; Pd X 61 Non le dispiacque, ma sì se ne rise; XXIX 64 non voglio che dubbi, ma sia certo, / che ricever la grazia è meritorio.

7.3. Denota restrizione, limitazione, correzione, eccezione, e simili, con il significato di " tuttavia ", " benché ", " per altro ": If IX 34 E altro disse, ma non l'ho a mente; XVIII 47; Pg IX 61, 111 misericordia chiesi e ch'el m'aprisse, / ma tre volte nel petto Aria mi diedi, e 131 Intrate; ma facciovi accorti / che di fuor torna chi 'ndietro si guata; XIV 79, XVIII 38, XXI 87, XXII 90, XXX 84; Pd XX 89 Io veggio che tu credi queste cose / perch'io le dico, ma non vedi come; Cv II IV 15 Altre ragioni si possono vedere assai, ma queste bastino al presente; IV XXII 6 Molti corrono al palio, ma uno è quelli che 'l prende; Vn XXII 13 4 Tu risomigli a la voce ben lui, / ma la figura ne par d'altra gente.