Macrofago

Enciclopedia della Scienza e della Tecnica (2008)

macrofago

Gianni Marone
Caterina Detoraki

Cellula del sistema immunitario, facente parte del sistema reticolo-istiocitario e residente nei tessuti. I macrofagi derivano dalla differenziazione dei monociti presenti nel sangue periferico. Essi rappresentano la popolazione cellulare fondamentale nel contesto dell’immunità naturale e svolgono la funzione di fagocitosi di particelle estranee. I diversi tipi di macrofagi hanno ruoli fondamentali nelle varie fasi della flogosi e della risposta immunitaria. Nelle fasi tardive della flogosi fagocitano i batteri e i detriti cellulari. Il loro citoplasma avvolge il corpo estraneo inglobandolo in una vescicola delimitata dalla membrana citoplasmatica (fagosoma); all’interno della cellula questo fagosoma si fonde con i lisosomi contenenti enzimi proteolitici, costituendo il fagolisosoma nel quale ha luogo la vera e propria digestione enzimatica. I macrofagi svolgono una funzione fondamentale anche nell’ambito dell’immunità specifica. I macrofagi sono infatti tra le cellule deputate alla presentazione dell’antigene ai linfociti T (APC, Antigen presenting cells). Successivamente, nella fase effettrice, i linfociti T producono alcune citochine che attivano i macrofagi, esaltando molte delle loro caratteristiche biologiche e immunitarie. I macrofagi presenti in diversi tessuti assumono morfologia differente: alcuni sviluppano un abbondante citoplasma e diventano cellule epitelioidi, altri subiscono processi di fusione diventando cellule giganti multinucleate; altri, a seconda della loro localizzazione, possono diventare microglia nel sistema nervoso centrale, cellule di Kupffer nei sinusoidi vascolari epatici, macrofagi alveolari nel polmone o istiociti nel tessuto connettivo.

© Istituto della Enciclopedia Italiana - Riproduzione riservata

CATEGORIE