Litvinov ‹l'itv'ìnëf›, Maksim Maksimovič. - Diplomatico e uomo politico sovietico (Białystok1876 - Mosca 1951). Esponente del partito socialdemocratico russo, fu arrestato a Kiev nel 1901 per attività rivoluzionaria, ma nel 1902 riuscì a evadere riparando in Svizzera. L'anno seguente aderì alla frazione bolscevica e nel 1919 entrò nel commissariato del popolo agli Affari Esteri. Rappresentante diplomatico in Estonia (1921), guidò in seguito la delegazione sovietica nella commissione preparatoria della conferenza per il disarmo di Ginevra (1927-30). Come vice di G. V. Čičerin fu artefice di un patto di rinuncia alla guerra firmato nel febbr. 1929 da URSS, Polonia, Romania, Turchia, Lettonia, Estonia e Lituania. Commissario del popolo agli Affari Esteri dal 1930, fu il principale delegato sovietico alla conferenza mondiale per il disarmo, iniziata a Ginevra nel febbr. 1932; contribuì a stabilire regolari relazioni diplomatiche con gli USA (nov. 1933) e ottenne l'ammissione dell'URSS alla Società delle Nazioni (18 sett. 1934). Sostenitore della politica societaria della sicurezza collettiva, in risposta al dinamismo hitleriano, concluse nel 1935 i trattati con la Francia (2 maggio) e la Cecoslovacchia (16 maggio). Nel maggio 1939 fu sostituito come commissario agli Esteri da V. M. Molotov. Ambasciatore negli USA (1941-43), fu vice commissario agli Esteri dal 1944 alla morte.
LITVINOV, Maksim Maksimovič (XXI, p. 311; App. II, 11, p. 215). - Uomo politico sovietico, morto a Mosca il 31 dicembre 1951. Vice commissario agli Esteri sino alla morte, ebbe tuttavia scarso peso politico.
Ha lasciato un diario, pubblicato a Londra sotto il titolo Notes for a Journal (1955).
LITVINOV, Maksim Maksimovič (XXI, p. 311). - L'avvento di Hitler in Germania e lo stato di continua tensione militare e politica creato in Estremo Oriente dall'imperialismo giapponese, spinsero il LITVINOV, Maksim Maksimovic (allora commissario agli Affari esteri dell'URSS) ad un riavvicinamento con ...
LITVINOV, Maksim Maksimovič. - Uomo politico russo, nato a Bialystok nel 1876 da famiglia borghese. Dedicatosi alla propaganda rivoluzionaria, nel 1898 entrò nel partito social-democratico. Nel 1901 fu arrestato, ma fuggito si rifugiò in Svizzera. Fu membro della lega estera della social-democrazia ...