Malta

Enciclopedia Dantesca (1970)

malta

Lucia Onder

In Pd IX 54 Piangerà Feltro ancora la difalta / de l'empio suo pastor, che sarà sconcia / sì, che per simil non s'entrò in malta, " in una prigione umida e fangosa ", come sostiene il Flamini (Miscellanea Graf, p. 645; v. anche Barbi, Problemi I 286), riallacciandosi a Iacopone Che fai, anema predata 47 " Quanno odìa chiamar la ‛ santa ', lo mio cor superbia enalta; / or so menata a la malta / co la gente desperata " (cfr. " Bull. " XVII [1910] 243, e XXV [1918] 68-69).

Se si accetta la lezione Malta (come nella '21) s'identifica il luogo con la torre che si trova sul lago di Bolsena, detta anche ‛ Marta ', dove i papi chiudevano i chierici per grave misfatto (Benvenuto, Buti, Landino, Tommaseo). Secondo altri si tratterebbe della prigione viterbese o della torre di Cittadella, castello nel Padovano, edificata da Ezzelino fratello di Cunizza (che è il personaggio che qui parla), " nel fondo della qual torre... faceva egli incarcerare in vita cui gli piaceva " (Daniello).

Bibl. -F. Orioli, La prigione Malta presso D., in " Spighe e paglie ", Corfù 1844-45; F. Cristofori, Sulla prigione della Malta ricordata da D. nel canto IX del Paradiso; memoria, Siena 1891; V. Cian, La " Malta " dantesca [Par. IX 54]; nota, Torino 1894; F. Novati, Malta, in " Giorn. stor. " XXIV (1894) 304 ss.; A. Tenneroni, La Malta dantesca, in " Giorn. d. " II (1894) 149-154; Bassermann, Orme 296; A. Simioni, Un Castello della Marca Trivigiana e un passo dantesco (Par. IX 54), Perugia 1904; G.A. Zanon, La " Malta " dantesca e la " Malta " Cittadellese, Casteggio 1904.