Malvali
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Ordine di piante Dicotiledoni Tricolpate. È stato variamente definito dai diversi autori ma secondo l’analisi filogenetica risulta costituito da 9 famiglie e 3560 specie.
Tra le famiglie principali, le Cistacee e le Malvacee, che comprendono erbe e piante legnose, con fiori isolati o riuniti in infiorescenze cimose. Questa famiglia, ridefinita nella moderna sistematica cladistica, è stata estesa a un maggior numero di generi tradizionalmente inclusi nelle famiglie Bombacaee, Sterculiacee e Tigliacee. Le specie incluse nelle Malvacee risultano circa 2330, raggruppate in 204 generi. Il monofiletismo della famiglia così definita è sostenuto dall’analisi morfologica e molecolare effettuata negli anni 1990. Tra i caratteri morfologici sinapomorfi (➔ cladismo) delle Malvacee figurano le brattee soprannumerarie presenti nei fiori e i nettarii costituiti da peli ghiandolari densamente riuniti sui sepali (meno frequentemente sui petali o sull’androceo). Parecchie specie delle Malvacee forniscono fibre tessili, altre sono coltivate come piante ornamentali (➔ cotone; ibisco).
Il genere Malva comprende circa 40 specie di piante erbacee annue o perenni dell’emisfero boreale, di cui 10 in Italia. Hanno foglie reniformi, lobate o crenate e fiori da rosso-violacei a roseo-biancastri riuniti in glomeruli ascellari; sono spesso sinantropiche. I fiori e le foglie di Malva sylvestris (v. fig.), chiamata anche malva comune, sono utilizzate per la preparazione di infusi ad azione espettorante e clisteri per il contenuto in sostanze mucillaginose. Il principio colorante base azzurro della malva è il glucoside malvina, C29H35ClO17, che per idrolisi si scinde in malvidina e in due molecole di glucosio. La malvidina, C17H15ClO7, cloruro di 5,7-tetraidrossi-3′,5′-dimetossiflavilio, è l’etere dimetilico della delfinidina, di colore blu.