Mamiani della Rovere, Terenzio. - Uomo politico e scrittore (
Vita.D'ingegno precoce, nel 1826 si recò a
Opere. Come poeta (Inni sacri ,1832; Nuove poesie,1835; Idillî ,1840, ecc.) M. non va oltre i limiti d'un decoroso classicismo. Come filosofo, fondò nel 1870 la rivista La filosofia delle scuole italiane, e pubblicò numerosi scritti fra i quali: Del rinnovamento della filosofia antica italiana (1836); Sei lettere al Rosmini (1838: replica alla severa critica che Rosmini aveva mosso al Rinnovamento, dove si propugnava, contro la logica rosminiana dell'essere, il ritorno a un vago "metodo naturale", o empirico); Dell'ontologia e del metodo (1841); Dialoghi di scienza prima (1846: l'incerto empirismo di M., da un lato timoroso e dall'altro desideroso delle altezze metafisiche, vi oscilla fra una tendenza scettica e un'indagine psicologica dell'esperienza comune); Confessioni di un metafisico (1850, che M. considerava la sua massima opera: il suo empirismo vi si congiunge con un ingenuo platonismo); Meditazioni cartesiane (1869). Notevoli le Lettere dall'esilio (post., 1899).