Manicotto

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Moda

fig. 1

Accessorio di origine nordica, in cui si infilano le mani per ripararle dal freddo (fig. 1). Il m. appare nella seconda metà del 15° sec.; nel 16°, specie in Francia, era di stoffe preziose; verso il 1570 l’uso si estese agli uomini; alla fine del secolo le Veneziane portavano la manizza che si diffuse poi in tutta Italia. Tra il 17° e il 18° sec. il m. era piccolo e decorato; grandissimi verso il 1750 erano i m. maschili di pelliccia. I m. femminili, piccoli ver;so il 1780, si ingrandirono sino al 1820; di proporzioni modeste durante il 19° sec., riapparvero grandissimi verso il 1911-12.

Tecnica

fig. 2
fig. 3

Elemento a forma di cilindro cavo, che serve per protezione o collegamento fra altri tubi o pezzi metallici. In particolare, un tipo di m. funge da organo di collegamento e di tenuta nelle giunzioni di tubazioni a piccola pressione interna (gas, acqua ecc.; ➔ giunto); un altro è l’organo di collegamento che trasmette il movimento rotatorio fra due alberi ad assi coincidenti, costituito (fig. 2) da un cilindro metallico a, di un solo pezzo, cavo internamente, di solito in ghisa, fissato con chiavetta b, come nel m. liscio, o avvitato con filettature opposte alle estremità dei due alberi. Deve essere di spessore sufficiente a trasmettere il momento torcente e deve costituire un collegamento rigido, difficilmente smontabile. Un altro tipo di m. a (fig. 3) è l’organo destinato a ruotare solidalmente con l’albero sul quale è montato e reso scorrevole con collegamento a linguetta o con scanalature; trasmette spostamenti da un elemento esterno b, con estremità generalmente foggiata a forchetta, a un altro elemento scorrevole sull’albero sia direttamente, mediante opportuna scanalatura periferica in cui si inserisce la forchetta, sia indirettamente, con l’interposizione di un elemento intermedio c, al quale il m. è connesso tramite un cuscinetto a sfere, come nel caso dell’innesto a frizione delle automobili. Un tipo particolare di m., che supporta alberi in moto traslatorio, è detto m. a circolazione di sfere, boccola a sfere e, talvolta, cuscinetto lineare; è munito di sfere disposte entro scanalature di forma tale da consentire l’illimitato moto. Vi è poi il m. che serve da dispositivo, nelle macchine di preparazione alla filatura a pettine nel ciclo laniero, per dare allo stoppino una falsa torsione allo scopo di aumentare la resistenza dello stoppino stesso alle sollecitazioni della filatura; la falsa torsione viene impartita costringendo il semilavorato a passare tra due m., di cuoio, gomma sintetica o altro, che eseguono un movimento di rotazione alternativa, con un effetto sullo stoppino simile a quello che si potrebbe ottenere sfregandolo fra le palme delle mani. M. di ghiaccio Lo strato di ghiaccio che si forma, sotto determinate condizioni di pressione, temperatura, umidità, attorno a corpi cilindrici quali i conduttori delle linee elettriche, condotte d’acqua ecc.

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