Manila

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Città delle Filippine (13.482.468 ab. nel 2017), capitale dello Stato e capoluogo dell’omonima prov. metropolitana. Situata a circa 15° di lat. N, sulla costa occidentale di Luzon, nella parte mediana della Baia di M., è attraversata dal Pasig, emissario della vicina Laguna di Bay, che è la più grande conca lacustre delle Filippine. Il fiume divide il nucleo urbano in due parti ben distinte: sulla sinistra, con le fortificazioni tuttora ben conservate, è l’antica città spagnola intramuros, mentre sulla destra è la città moderna, ricostruita, dopo i bombardamenti subiti nel corso della Seconda guerra mondiale, con criteri urbanistici occidentali, lunghe strade rettilinee e alti grattacieli. La Grande M. (l’agglomerato urbano comprende Kalookan Quezon City), con le sue vaste bidonville, è cresciuta a ritmi più rapidi dell’incremento demografico complessivo del paese. Ciò ha determinato problemi di sovraffollamento e di congestione, tuttavia il livello dei servizi essenziali (sanità, istruzione, rete idrica ed elettrica) è tra i migliori del Sud-Est asiatico. Importante centro finanziario, M. ha potenziato il proprio apparato produttivo e possiede impianti siderurgici, meccanici, farmaceutici, della gomma, del tabacco e alimentari. È centro anche di comunicazioni ferroviarie e aeree (aeroporto internazionale Ninoy Aquino, cui fanno capo linee aeree di numerose compagnie straniere, dopo che nel 1998 la compagnia di bandiera, la Philippine Airlines, in seguito alla crisi economica che ha investito il paese e altri Stati dell’area, è stata costretta a cessare l’attività.). Vi sorge la più antica e maggiore università del paese (Università di San Tommaso).

Antico porto indigeno, fu occupato dagli Spagnoli nel 1571. Residenza del governo (1575), sede vescovile (1579), arcivescovato (1595), nel 1583 vi fu stabilita un’audiencia (Corte suprema d’appello). Cinta di mura e fortificata, M. respinse più volte gli assalti olandesi ma, durante la guerra dei Sette anni, lo sbarco inglese condusse, attraverso accaniti combattimenti, all’occupazione della città (1763). M. fu teatro di frequenti moti indigeni, fra cui violentissimo quello (fomentato dai Cinesi) del 1603 e, gravida di conseguenze politiche, l’insurrezione del 1896. A questa fu collegata la guerra ispano-americana (1898), nella quale l’ammiraglio statunitense G. Dewey bombardò e bloccò M., mentre gli insorti filippini, guidati da E. Aguinaldo, l’attaccarono da terra; il 13 agosto 1898 la città si arrese agli USA, rimanendo tuttavia in stato d’assedio sino al 1902. Conquistata dai Giapponesi nel 1942, dopo un bombardamento massiccio, fu quasi interamente distrutta durante la battaglia che portò alla sua riconquista da parte delle forze alleate (febbraio 1945).

Baia di M. Insenatura del Mar Cinese Meridionale, incuneata nel territorio dell’isola di Luzon. Si estende per una lunghezza di 56 km, a E dalla Penisola di Bataan; al centro di essa, 18 km circa dalla costa, è situato l’isolotto fortificato di Corregidor. Sulla costa orientale si trovano i porti di M. e di Cavite.

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