MARCIANO di Eraclea

Enciclopedia Italiana (1934)

MARCIANO di Eraclea

Alessandro Ronconi

Geografo greco, d'età non bene precisata, da taluno identificato, senza troppo fondamento, col Marciano che Sinesio ricorda come suo contemporaneo, e quindi posto intorno al 400 d. C. A ogni modo un accenno alla divisione del Ponto in due provincie (Epit. di Men., 9), durata da Costantino a Giustiniano, lo colloca tra questi imperatori. M. rappresenta quella geografia compilatoria che si ebbe dopo Tolomeo, allorché il restringersi dei commerci e il cessato interesse per le esplorazioni geografiche non offriva più materia nuova in questo campo.

Di M. abbiamo: 1. un Periplo del Mare esterno, in 2 libri. Il primo, dopo un proemio, descrive le coste del Golfo Arabico, del Golfo Persico e del Mare Eritreo; il secondo quelle dell'Atlantico e dell'Europa settentrionale fino alle genti sarmatiche degli Alani e dei Chuni (Baltico). L'opera, lacunosa, è compilata in massima parte su Tolomeo e su uno stadiasmo del geografo Protagora; 2. il principio del primo libro di un'epitome (in 3 libri) di un Periplo del Mare interno (che è piuttosto uno stadiasmo) di Menippo di Pergamo (prima metà del sec. I d. C.); 3. frammenti da un'epitome della Geografia di Artemidoro (11 libri).

Bibl.: Müller, Geographi graeci minores, I, Parigi 1855, pp. cxxix-cxxxvii, il testo a p. 563-76; W. Christ e W. Schmid, Geschichte der griechischen Litteratur, II, ii, Monaco 1913, pp. 852-53.

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