CARO, Marco Aurelio

Enciclopedia Italiana (1931)

CARO, Marco Aurelio (M. Aurelius Carus)

Gaetano Mario Columba

Imperatore romano del sec. III d. C. Della sua patria sappiamo poco; alcuni affermavano ch'era nato in Italia, a Roma o a Milano, altri a Narbona in Gallia, o nell'Illirico, nel qual caso per Narbona si dovrebbe intendere Narona (Vido). Da quanto si può arguire egli era un illirico che pretendeva di avere origini romane. Non si sa con precisione quando nacque; probabilmente verso il 235. Fece la carriera militare alla scuola di Probo, e nel 282 era prefetto del pretorio quando le sue milizie, nella Rezia, lo proclamarono imperatore. I reparti mandati contro di lui si unirono ai ribelli; Probo cadde per mano dei suoi soldati, e C. rimase imperatore, riconosciuto da tutto l'esercito. Egli nominò Cesari i suoi due figli, Carino e Numeriano, lasciò il primo a custodire l'Occidente e condusse con sé il secondo in Oriente. In Pannonia egli domò i Quadi o Sarmati, passò indi in Asia per una campagna contro la Persia, occupò la Mesopotamia, traversò il Tigri e si fece padrone di Ctesifonte. Questi felici successi gli diedero il diritto di assumere il titolo di Persico (Massimo). Nell'estate del 283, quando, si disponeva ad avanzare ancora verso l'interno, perì e non si seppe come: se per malattia o per mano dei soldati. Si disse pure che fosse stato colpito da un fulmine. Gli succedettero i figli Carino (v.) e Numeriano.

Bibl.: Klebs, Prosop. imp. rom., I, Berlino 1897, pp. 198 segg.; De Ruggiero, Diz. epigr., II, p. 124 segg.; Henze, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., II, coll. 2456-57.

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