MARIO, Marco Aurelio

Enciclopedia dell' Arte Antica (1973)

MARIO, Marco Aurelio

S. Sorda

Usurpatore gallico del titolo imperiale, succede a Postumo, rivestendo la porpora forse a Vienna, nell'inverno 269, secondo la datazione recentemente accertata dalla critica storica. Il suo impero però non dura che due o tre giorni, poiché egli cade pugnalato da un suo soldato, pare per una questione di vendetta privata.

Di lui nulla dicono le fonti per il periodo antecedente all'ascesa al trono, se non che originariamente esercitava il mestiere di armaiolo.

Neppure sul suo aspetto fisico abbiamo notizie scritte: l'unica fonte sicura a riguardo sono da considerarsi le monete, numerose nonostante la brevità del regno. Le due zecche attive in questo momento per la emissione di aurei e di antoniniani, battono ritratti di stile assai diverso. A Colonia la testa raffigurata è molto simile nei caratteri stilistici a quella di Postumo, e presenta un uomo di mezza età, corpulento, con naso depresso alla base, mento pronunciato generalmente imberbe, capelli corti. L'altra zecca invece (che è forse da identificarsi con Treviri) rappresenta una figura molto più realistica e grossolana che, pur nelle numerose variazioni, ha in genere naso pronunciato e volto all'in sù, sopracciglia folte e prominenti su un occhio sbarrato, labbra sporgenti, mento spesso coperto da corta barba.

Bibl.: Per i problemi storici: J. Lafaurie, La chronologie des empereurs gaulois, in Rev. Num., VI serie, VI, 1964, pp. 92-127 (che riassume lo stato della questione, e riporta la letteratura precedente). Per la monetazione: P. H. Webb, The Roman Imperial Coinage, V, 2, Londra 1933, pp. 374-378, tav. XIV, 3-6; J. P. Callu, La politique monétaire des empereurs romains de 238 à 311, Parigi 1969, passim.

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