Margherita di Brabante, imperatrice

Enciclopedia Dantesca (1970)

Margherita di Brabante, imperatrice

Enrico Pispisa

Moglie di Enrico VII; a lei nel 1311 D. scrisse, per incarico di Gherardesca, moglie di Guido Guidi conte palatino di Battifolle, tre brevi lettere (Ep VIII, IX, X), sulla cui autenticità v. EPISTOLE. Queste lettere sono la testimonianza di una continua azione, da parte di M., per procacciare alleati e seguaci al marito, nella difficile impresa italiana; la regina, per altro, si muoveva anche nelle relazioni internazionali: si hanno, infatti, due lettere di Giacomo di Aragona, una del 6 maggio e l'altra del 18 agosto 1311, in cui il re aragonese si congratula per la buona riuscita dell'impresa italiana e offre i propri servigi. La successione cronologica delle tre epistole dantesche è incerta, in quanto una sola, la X, è datata da Poppi il 18 maggio 1311; il Chiappelli, tuttavia, con buoni argomenti ha recentemente dimostrato che la prima è la IX, la seconda la X, la terza l'VIII.

M., figlia di Giovanni I duca di Brabante, andò sposa a Enrico nell'aprile del 1292. Seguì nell'impresa italiana il marito che con lei ricevette a Milano l'incoronazione a re d'Italia il 6 gennaio 1311. Giunta a Genova il 21 ottobre con Enrico, morì il 14 dicembre 1311 per un'epidemia di peste. Giovanni Pisano scolpì per lei nel 1312 un bel monumento funebre, i cui resti sono oggi nel Palazzo Bianco di Genova.

Bibl. - L. Mascetta-Caracci, Il " cursus " ritmico, la critica dei testi medioevali e l'Epistola di D.A., in " La Biblioteca degli Studiosi " II (1910) 174-188, 219-223; E.G. Parodi, Intorno al testo delle epistole di D. e al " cursus ", in " Bull. " XIX (1912) 249-275 (ora in Lingua e Letteratura, Venezia 1957, 399 ss.); L. Mascettacaracci, D. e il ‛ Dedalo ' petrarchesco, Lanciano 1910; E.G. Parodi, in " Bull. " XXII (1915) 362-363; F. Chiappelli, Osservazioni sulle tre epistole dantesche a M. imperatrice, in " Giorn. St. Lett. Ital. " CXL (1963) 558-565.

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