DRAGHI, Mario

Enciclopedia Italiana - IX Appendice (2015)

DRAGHI, Mario

Stefania Schipani

Economista e banchiere, nato a Roma nel 1947. Laureatosi in economia all’Università La Sapienza di Roma (1970) sotto la guida del professor Federico Caffè (con una tesi molto critica sulla moneta unica europea), ha conseguito il PhD nel 1976 presso il MIT (Massachusetts Institute of Technology). Ha insegnato nelle Università di Trento, Padova, Venezia e, come professore ordinario di economia e politica monetaria, di Firenze (198191). Ha ricoperto ruoli di assoluta rilevanza: direttore esecutivo in Italia per la World bank (1984-90), per la Banca asiatica di sviluppo presidente (2006-11) del Financial stability forum (in seguito board), consulente della Banca d’Italia (1990), direttore generale del ministero del Tesoro (1991-2001), presidente del Comitato privatizzazioni (19932001), consigliere d’amministrazione in banche e società (IRI, Istituto per la Ricostruzione Industriale; ENI, Ente Nazionale Idrocarburi; BNL, Banca Nazionale del Lavoro; IMI, Istituto Mobiliare Italiano), vicepresidente per l’Europa della banca d’affari Goldman Sachs (2002-05), governatore (2005-11) della Banca d’Italia (in sostituzione del dimissionario Antonio Fazio), membro del Consiglio d’amministrazione della Banca dei regolamenti internazionali, presidente (giugno 2011) della Banca centrale europea come successore (dal 1° novembre dello stesso anno fino al 31 ottobre del 2019) del francese Jean-Claude Trichet.

Orfano dei genitori all’età di 15 anni, sposato e con due figli, piuttosto schivo nella vita pubblica, sostenitore di interventi modernizzatori (riduzione del debito pubblico, taglio delle spese correnti, riforma della previdenza e del mercato del lavoro, sostegno ai redditi e agli ammortizzatori sociali), nel corso della sua brillante carriera è stato fautore di significativi processi innovativi: artefice del programma di privatizzazioni statali (1991-2001), ha favorito nell’ambito della ristrutturazione del debito italiano la diffusione dei fondi d’investimento e dei prodotti finanziari complessi (v. derivati finanziari), le fusioni bancarie e societarie (normativa in materia di diritto societario, informalmente chiamata legge Draghi, ossia d. legisl. 24 febbr. 1998 nr. 58) e ha sancito un nuovo ruolo più interventista della Banca centrale europea.

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